Il pugno di ferro del Piano Ruanda

di redazione

Dopo due anni di ostruzionismo da parte della Camera dei Lord, il governo conservatore britannico ha alla fine incassato l’approvazione definitiva della legge che consente di deportare immigrati e richiedenti asilo in Ruanda. La “Safety of Rwanda (Asylum and Immigration) Bill” ha chiuso il suo percorso al parlamento di Londra poco dopo la mezzanotte di lunedì. Il provvedimento, introdotto...
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Ucraina, l’illusione delle armi

di Michele Paris

L’approvazione di una nuova all’apparenza consistente tranche di aiuti americani da destinare all’Ucraina è stata per mesi invocata come la soluzione alla crisi irreversibile delle forze armate e del regime di Kiev di fronte all’avanzata russa. Il via libera della Camera dei Rappresentanti di Washington nel fine settimana ha perciò scatenato un’ondata di entusiasmo negli Stati Uniti e in Europa. I quasi 61 miliardi appena stanziati non faranno però nulla per cambiare il corso della guerra e, se anche dovessero riuscire a rimandare la resa ucraina, aggraveranno con ogni probabilità i livelli di distruzione e morte nel paese dell’ex Unione Sovietica. La propaganda di governi e media ufficiali, scattata subito dopo il voto in...
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di Carlo Musilli

Al termine di una partita lenta, imballata, piena di paura e di muscoli, priva di slanci e di fantasia, l'Argentina vince ai rigori la semifinale dei Mondiali contro l'Olanda e sabato affronterà la Germania al Maracanà per giocarsi la Coppa. Sarà l'ultimo capitolo di una trilogia di finali iniziata con Messico 86 (3-2 per l'Argentina) e proseguita con Italia 90 (1-0 per la Germania). Tutto può accadere, ma considerando la qualità di gioco offerta ieri dall'Albiceleste, e soprattutto il 7-1 rifilato da Muller & Co. ai padroni di casa del Brasile, Maradona e i suoi epigoni faranno bene ad accendere un cero al dio Pallone.

Per avere un'idea del magro spettacolo andato in scena ieri sera sotto la pioggia di San Paolo, basti pensare che l'eroe del match è stato Sergio Romero. Stiamo parlando di un portiere abbandonato senza rimpianti dalla Sampdoria e oggi panchinaro al Monaco, dove la scorsa stagione ha collezionato la bellezza di nove presenze, di cui tre in Campionato, cinque in Coppa di Francia e una in "Coupe de la Ligue". E' già impegnativo capire come abbia fatto a diventare il portiere titolare dell'Argentina, figurasi immaginarlo parare due rigori su quattro all'Olanda, di cui uno tirato da Wesley Sneijder. Eppure è successo, e oggi Romero si gode la sua metamorfosi da Carneade a eroe nazionale.

Era forse più logico supporre che a decidere la partita sarebbero state le prodezze di Messi, le sgroppate di Robben o i colpi di genio di Van Persie, ma nessuno dei campioni si è fatto trovare pronto nel momento più importante. La Pulce, marcata a uomo da De Jong, non ha fatto che vagare per 120 minuti sul campo come una presenza fantasmatica, a dimostrazione del fatto che senza Di Maria - ieri assente per infortunio - il resto del centrocampo argentino non riesce a mettere il giocatore più forte del mondo in condizione di segnare.

Non si può sempre pretendere che Lionel salti da solo tre avversari e fiondi un sinistro a giro sotto l'incrocio. Purtroppo per Messi, Iniesta e Xavi giocano in un'altra nazionale, e Lucas Biglia - uno che fatica a farsi apprezzare nella Lazio - non è esattamente la stessa cosa. Il migliore in campo dell'Albiceleste è stato il ruvido ma sempre efficace Mascherano. Il che la dice lunga.    

Quanto alle stelle olandesi, il discorso cambia poco. Robben ha ridato ossigeno alle malelingue che da sempre lo accusano d'inconsistenza nelle partite che contano, mentre Van Persie ha dimostrato una volta di più che il suo cinismo da super-bomber è intermittente come una luce di Natale. Nonostante tutto, rimane incomprensibile la mossa del guru Van Gaal, che all'inizio dei supplementari decide di sostituire l'attaccante del Manchester United con Huntelaar, privandosi così di un rigorista affermato.

Nei penalty finali contro la Costa Rica, Van Persie era stato il primo ad andare sul dischetto, e l'aveva messa dentro. Ieri, al suo posto, si è presentato dagli 11 metri tale Ron Vlaar, difensore dell'Aston Villa. Romero ancora ringrazia.

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