Il pugno di ferro del Piano Ruanda

di redazione

Dopo due anni di ostruzionismo da parte della Camera dei Lord, il governo conservatore britannico ha alla fine incassato l’approvazione definitiva della legge che consente di deportare immigrati e richiedenti asilo in Ruanda. La “Safety of Rwanda (Asylum and Immigration) Bill” ha chiuso il suo percorso al parlamento di Londra poco dopo la mezzanotte di lunedì. Il provvedimento, introdotto...
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Gaza, terremoto nei campus

di Mario Lombardo

Le proteste degli studenti americani contro il genocidio palestinese a Gaza si stanno rapidamente diffondendo in molti campus universitari del paese nonostante le minacce dei politici e la repressione delle forze di polizia. Alla Columbia University di New York è in atto in particolare un’occupazione pacifica di alcuni spazi all’esterno dell’ateneo e nella giornata di lunedì i manifestanti hanno ottenuto l’appoggio dei docenti, i quali hanno sospeso le lezioni per protestare a loro volta contro l’arresto di oltre cento studenti nei giorni scorsi. Esponenti del Partito Democratico e di quello Repubblicano, così come il presidente Biden, hanno denunciato la mobilitazione, rispolverando le solite accuse di antisemitismo e a...
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di redazione

Per qualche minuto la Juventus è stata in testa da sola. Poi un bosniaco che ha imparato a tirare le punizioni da Juninho Pernambucano ha rimesso le cose a posto per la Roma. E il tandem del punteggio pieno continua a viaggiare lì davanti, a 12 punti. La vittoria più semplice, stavolta, è quella dei bianconeri, che schiantano in casa 3-0 il Cesena, eppure dimostrano anche di avere meno soluzioni in attacco rispetto ai rivali numero uno per lo scudetto.

In assenza di Tevez, a buttare la palla in porta ci pensano un centrocampista e un terzino, perché Giovinco e Llorente fanno molto lì davanti, tranne segnare. Buon per Vidal, che festeggia il ritorno in campo da titolare con una doppietta (primo gol su rigore dubbio). Chiude i conti Lichsteiner. Da segnalare la paperissima di Morata, che delizia lo Juventus Stadium togliendosi la palla da solo col piede d'appoggio e lisciando quindi il pallone a un metro dalla linea.

Più sofferto ma anche più convincente il 2-1 della Roma a Parma. Apre le danze nel primo tempo il redivivo Ljajic su assist geniale di Totti, pareggia inaspettatamente de Ceglie nella ripresa con un colpo di testa da calcio d'angolo. I capitolini dominano, ma i troppi errori di Gervinho e l'assenza di De Rossi a cementare i reparti fanno pensare a una serata no. Finché Pjanic non s'inventa un piatto a giro sotto l'incrocio a due minuti dalla fine.

Un colpo di classe d'alto livello è anche quello che sblocca la partita di Milano, dove l'Inter batte l'Atalanta 2-0, portandosi così in terza posizione a 8 punti. Dopo l'erroraccio di Palacio dal dischetto, i gol arrivano dalla panchina: prima Osvaldo - subentrato a Icardi - incanta con la specialità della casa, una semirovesciata perfetta per coordinazione e potenza; poi chiude i giochi Hernanes - inserito al posto di Guarin - con una fiondata su punizione sotto l'incrocio.

Mentre le grandi vincono, il Napoli continua a navigare nel proprio psicodramma facendosi recuperare tutto il recuperabile dal Palermo. Gli azzurri vanno in rete due volte nei primi 10 minuti (Koulibaly e Zapata), poi vengono raggiunti nel successivo quarto d'ora (Belotti e Vazquez). Callejon riporta davanti gli uomini di Benitez sfruttando un assist d'inusitata eleganza da parte di Gargano, ma è tutto inutile, la difesa è proprio inguardabile. Il nuovo pareggio porta ancora la firma del talentino dell'under 21 Belotti. I partenopei galleggiano a metà classifica con 4 punti.

Non si scuote dal proprio torpore nemmeno la Fiorentina (a quota 5), che contro il Sassuolo non va oltre lo 0-0 casalingo. Le due squadre fin qui avevano segnato solo un gol a testa, e non è difficile capire il perché. I viola devono fare i conti con diversi infortuni, ma sono anche a dir poco leziosi, e Montella, chissà perché, dà fiducia dal primo minuto a Babacar, tenendo in panchina Ilicic per quasi tutta la partita. I più pericolosi sono Cuadrado e Borja Valero, che prendono un palo a testa.

Ben più determinato il Torino, che segna i primi gol della stagione e vince in rimonta fuori casa contro il Cagliari. I sardi passano in vantaggio con Cossu, pronto a sfruttare un comico regalo del portiere Padelli, ma i granata ribaltano il risultato già nel primo tempo, prima con l'incornata imperiosa di Glik, poi con uno schema capolavoro su punizione che riporta al gol Quagliarella dopo un anno di astinenza. Alla fine è 2-1.

Con lo stesso risultato, anche se casalingo, la Sampdoria archivia senza troppi patemi la pratica Chievo e aggancia il terzo posto. Apre Gastaldello, raddoppia il classe 96 Romagnoli, accorcia invano Paloschi nel finale.

Infine, dopo la rimonta del Milan a Empoli andata in scena martedì (2-2) e aspettando oggi Lazio-Udinese, chiude il quadro della quarta giornata il rocambolesco pareggio fra Verona e Genoa. La doppietta di Matri e i soliti miracoli di Perin sembravano bastare ai rossoblu, ma i veneti dimostrano come al solito una grinta fuori dal comune, trovando il pari (e l'ottavo punto, come Inter e Samp) prima con Taxidis, poi con Ionita, che domenica si era distinto come primo moldavo della storia a segnare in Serie A. Ora è anche il primo ad averne fatti due in tre giorni.


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