Il pugno di ferro del Piano Ruanda

di redazione

Dopo due anni di ostruzionismo da parte della Camera dei Lord, il governo conservatore britannico ha alla fine incassato l’approvazione definitiva della legge che consente di deportare immigrati e richiedenti asilo in Ruanda. La “Safety of Rwanda (Asylum and Immigration) Bill” ha chiuso il suo percorso al parlamento di Londra poco dopo la mezzanotte di lunedì. Il provvedimento, introdotto...
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Ucraina, l’illusione delle armi

di Michele Paris

L’approvazione di una nuova all’apparenza consistente tranche di aiuti americani da destinare all’Ucraina è stata per mesi invocata come la soluzione alla crisi irreversibile delle forze armate e del regime di Kiev di fronte all’avanzata russa. Il via libera della Camera dei Rappresentanti di Washington nel fine settimana ha perciò scatenato un’ondata di entusiasmo negli Stati Uniti e in Europa. I quasi 61 miliardi appena stanziati non faranno però nulla per cambiare il corso della guerra e, se anche dovessero riuscire a rimandare la resa ucraina, aggraveranno con ogni probabilità i livelli di distruzione e morte nel paese dell’ex Unione Sovietica. La propaganda di governi e media ufficiali, scattata subito dopo il voto in...
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di redazione

I due Golia milanesi cadono sotto i colpi di due piccoli David. Inter e Milan archiviano la decima giornata di Campionato con due sconfitte clamorose, entrambe per 2-0. A San Siro, nel posticipo, il Palermo gioca un primo tempo memorabile e piega i rossoneri prima con un autogol di Zapata, poi con una grande azione del talentino Dybala. Il punteggio va perfino stretto ai rosanero, fermati più di una volta da un ottimo Diego Lopez. Nella ripresa ci si aspetta una reazione dalla squadra di Inzaghi, che però non arriva: il Milan non segna e non crea nemmeno una palla gol.

Esito prevedibile quando le uniche soluzioni di gioco sono le azioni personali di Menez o i cross scolastici di De Sciglio e Abate, con in mezzo il fantasma di Torres e El Shaarawy lontanissimo dalla porta. I rossoneri restano inchiodati a 16 punti, mentre la squadra di Iachini sale a 12, dimostrando che ormai nel Campionato italiano basta giocare a un ritmo poco superiore a quello delle lumache per mettere in difficoltà anche le grandi.

Le cose non vanno meglio nell'altra metà di Milano, con i nerazzurri che sabato vengono superati dal Parma, finora ultimo in classifica con otto sconfitte su nove partite. Al Tardini è la giornata di gloria di un bomber a sorpresa: il difensore ex Juve De Ceglie, autore di una doppietta. Il primo gol arriva dopo appena cinque minuti, il secondo nella ripresa, con un tap-in dopo una bella giocata di Cassano. In mezzo, soltanto tanta confusione della squadra di Mazzarri, che sembra giocare guidata dal caso piuttosto che da un'idea di gioco. A referto due occasioni su tutte: un piattone a botta sicura spedito in orbita da Palacio e un tiro di Kocacic deviato sul palo. Troppo poco per una squadra con ambizioni europee. L'Inter rimane a metà classifica con 15 punti, il Parma raddoppia e sale a quota 6.

Altra vittima della giornata (e sempre per 2-0) è la Roma, che però cade contro un avversario di ben altra caratura. Sabato al San Paolo i giallorossi vengono battuti dal Napoli migliore della stagione (terzo con 18 punti, in attesa di Lazio-Cagliari), che passa prima con una splendida girata di Higuaìn, poi nella ripresa con un tocco di Callejon (sempre più capocannoniere con 8 reti) su assist ancora del Pipita. Il risultato è però bugiardo, perché solo il primo tempo avrebbe potuto finire 4-0 per gli azzurri, confermando che dopo l'imbarcata presa dal Bayern nell'atteggiamento degli uomini di Garcia qualcosa si è incrinato.

I capitolini, a 22 punti, si vedono staccare nuovamente di tre lunghezze dalla Juventus, che negli stessi minuti passa (ancora 2-0) sul campo dell'Empoli. Nell'ultima mezz'ora vanno a segno Pirlo con la prima punizione "maledetta" dell'anno, poi Morata con un bel sinistro a giro sotto la traversa. Stavolta però i campioni d'Italia devono ringraziare anche Buffon, autore di un paio di parate non banali.

Sotto la coppia di testa continua la marcia trionfale della Sampdoria, terza da sola con 19 punti in virtù del 3-1 inferto alla Fiorentina (a quota 13). A segno Palombo su rigore, poi Rizzo e infine Eder, autore di un coast to coast alla maniera di Weah. Per i viola, oltre all'inutile il gol di Savic, da segnalare il rigore sbagliato da Gonzalo Rodriguez. Non un bel segnale per una squadra che ha enormi problemi a segnare.

Perde il passo dei blucerchiati l'Udinese, che rimane a 16 punti dopo la pirotecnica sconfitta subita in casa per mano del Genoa, ormai nella top-five a quota 18. E dire che le cose all'inizio si mettono bene per gli uomini di Stramaccioni, con Di Natale a segno dopo appena 23 secondi (e per la 199esima volta in A). Il fuoriclasse dei friuliani si esibisce anche in un assist al bacio per Widmer. Tutto inutile: i rossoblu passano addirittura quattro volte (Marchese, Iago Falque, Matri e Kucka).

Chiudono il quadro delle partite domenicali i due 0-0 registrati in Chievo-Sassuolo e Torino-Atalanta. Nella seconda partita, perlomeno, i due portieri Gillet e Sportiello regalano qualche prodezza.

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