Il pugno di ferro del Piano Ruanda

di redazione

Dopo due anni di ostruzionismo da parte della Camera dei Lord, il governo conservatore britannico ha alla fine incassato l’approvazione definitiva della legge che consente di deportare immigrati e richiedenti asilo in Ruanda. La “Safety of Rwanda (Asylum and Immigration) Bill” ha chiuso il suo percorso al parlamento di Londra poco dopo la mezzanotte di lunedì. Il provvedimento, introdotto...
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Ucraina, l’illusione delle armi

di Michele Paris

L’approvazione di una nuova all’apparenza consistente tranche di aiuti americani da destinare all’Ucraina è stata per mesi invocata come la soluzione alla crisi irreversibile delle forze armate e del regime di Kiev di fronte all’avanzata russa. Il via libera della Camera dei Rappresentanti di Washington nel fine settimana ha perciò scatenato un’ondata di entusiasmo negli Stati Uniti e in Europa. I quasi 61 miliardi appena stanziati non faranno però nulla per cambiare il corso della guerra e, se anche dovessero riuscire a rimandare la resa ucraina, aggraveranno con ogni probabilità i livelli di distruzione e morte nel paese dell’ex Unione Sovietica. La propaganda di governi e media ufficiali, scattata subito dopo il voto in...
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di redazione

A dieci giorni dal Natale, le due genovesi portano a Roma un pacco regalo con dentro due punti. Quella dei giallorossi sembrava la partita più difficile, invece alla fine la squadra di Garcia vince a Marassi e approfitta del pareggio casalingo della Juventus contro la Sampdoria, portandosi così a un solo punto dalla capolista (36 contro 35).

Eppure, com'era prevedibile, contro il Genoa non è stata una passeggiata. L'uomo del match per i capitolini è Radja Nainggolan, che prima si procura un rigore facendo espellere il portiere avversario Perin, poi, una decina di minuti più tardi, segna il gol partita con una girata splendida dal limite dell'area. Poco importa che Ljajic si faccia parare il penalty da Lamanna, al primo pallone toccato in Serie A. Nella ripresa la Roma non sfrutta la superiorità numerica e rischia la beffa nel finale, me il pareggio al 92esimo di Rincon è in fuorigioco.

La mancanza di cattiveria costa invece molto caro ai bianconeri, che per la prima volta nel 2014 escono dallo Juventus Stadium senza la vittoria in tasca. Gli 11 di Allegri collezionano occasioni, ma riescono a sfruttare solo la più improbabile, passando con un colpo di testa del brevilineo Patrice Evra. Ma un gol contro questa Samp non basta. Due palloni finiscono sul sinistro al vetriolo di Manolo Gabbiadini (cartellino per metà della Juve): il primo s'insacca nell'angolino, il secondo viene miracolosamente deviato da Buffon.

I due risultati delle genovesi avvantaggiano anche la Lazio, che affianca proprio Samp e Genoa al terzo posto con 26 punti. Nell'anticipo di sabato sera, i biancocelesti travolgono l'Atalanta (14 punti) con un 3-0 maturato nella ripresa. Vanno a segno Mauri (due volte) e Lulic, ma per Pioli la più bella sorpresa è il risveglio della bella addormentata Felipe Anderson, che, con l'infortunio di Candreva, si è finalmente ricordato di essere uno che giocava nel Santos insieme a Neymar.

In quarta posizione, il Milan aggancia il Napoli battendo nello scontro diretto proprio gli azzurri. Il posticipo di San Siro finisce 2-0 per i rossoneri, a segno con Menez e Bonavenura. Il francese, all'ottavo gol in Campionato, conferma il suo stato di grazia saltando con continuità i tremebondi difensori partenopei. Ci mette del suo anche Benitez, che per 70 minuti lascia da solo in attacco un nervosissimo Higuaìn. L'argentino si rianima quando gli viene affiancato Zapata, ma ormai è troppo tardi.

A metà classifica altro passo falso dell'Udinese (21 punti), battuta in casa e in rimonta dal Verona (a quota 17), che non vinceva da otto partite. Come fossimo nel 2004, le prime due reti le segnano Di Natale e Toni (al 300esimo gol tra i professionisti), entrambi classe 1977. A decidere è però una botta a occhi chiusi del polisillabico greco Christodoulopoulos.

I friulani si fanno così sorpassare dalla Fiorentina, che sale a 23 punti grazie al rotondo e facile successo sul Cesena, travolto 4-1. Al Manuzzi i viola passano sulla squadra di Di Carlo grazie alle reti di Borja Valero, Savic, Gonzalo Rodriguez ed El Hamdaoui. Il montenegrino segna anche un'autorete, complice una papera di Neto.

Nelle retrovie, inutile e triste pareggio fra Parma e Cagliari, rispettivamente ultima e terzultima con 6 e 12 punti. Lo 0-0 finale non aiuta nessuna delle due squadre a rialzare la testa, ma è anche un risultato inevitabile quando a dominare in campo è la paura di perdere.

Aspettando Empoli-Torino e Chievo-Inter, chiude il quadro della giornata il 2-1 con cui il Palermo supera il Sassuolo nell'altro anticipo. Succede tutto ai due estremi della partita: Rigoni segna al terzo minuto, Pavoletti pareggia all'85esimo e nel recupero Belotti riporta avanti i rosanero, che salgono così a 21 punti, superando di due lunghezze proprio la squadra di Di Francesco.

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