Ue-Russia, contro legge e logica

di Fabrizio Casari

Truppe, armi e propaganda, ma non solo. I soldi, non mancano mai i soldi. Quando si volesse cercare un elemento simbolico per descrivere la crisi d’identità politica e di prospettiva dell’Unione Europea, ormai estensione statunitense, c'è la vicenda del sequestro dei beni russi a seguito del conflitto in Ucraina. La vicenda in sé, infatti, presenta una miscela di subordinazione ideologica,...
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Rafah e ONU, Israele al bivio

di Mario Lombardo

Il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite ha approvato lunedì per la prima volta dall’inizio dell’aggressione israeliana una risoluzione che chiede l’immediato cessate il fuoco nella striscia di Gaza. Il provvedimento è passato con 14 voti a favore e la sola astensione degli Stati Uniti, che hanno rinunciato al potere di veto, provocando una durissima reazione da parte del regime israeliano. Per tutta risposta, Netanyahu ha annullato la visita a Washington di una delegazione che avrebbe dovuto discutere con la Casa Bianca la possibile operazione militare nella città di Rafah, al confine tra la striscia e l’Egitto. Questa iniziativa, dalle implicazioni potenzialmente devastanti, resta al centro dell’attenzione della...
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di redazione

Sei vittorie su sette partite, le ultime cinque consecutive. Mai nella sua storia la Fiorentina aveva iniziato così un Campionato di Serie A e il primo posto in solitaria conquistato ieri sera (18 punti, contro i 16 dell'Inter) ne è la logica conseguenza. L'ultima vittima dei viola è l'Atalanta, che ci mette del suo, con Paletta espulso dopo 5 minuti, e cade al Franchi 3-0 sotto i colpi di Ilicic, Borja Valero e Verdù.

A questo punto quello che ci aspetta dopo la pausa per la Nazionale ha l'aria di uno scontro scudetto. Il 17 ottobre si giocherà infatti Napoli-Fiorentina, e al momento la squadra di Sarri sembra l'unica in grado di eguagliare la brillantezza degli 11 di Sousa. E' vero, gli azzurri sono un po' attardati in classifica (solo 9 punti) a causa di un avvio difficile, ma il 4-0 rifilato ieri sera al Milan non è estemporaneo: segue le goleade contro Bruge e Lazio, oltre alla vittoria contro la Juventus. Anche a San Siro, grande protagonista è Insigne: trasfigurato dall'allenatore toscano, il brevilinieo napoletano offre un assist ad Allan, segna su inserimento e poi anche su punizione. In casa rossonera, l'impressione è che ci sia poco da fare: nonostante qualche buon giocatore, ci sono troppi gregari da medio-bassa classifica per poter puntare davvero al terzo posto.

Dopo la prima sconfitta subita contro la Fiorentina, arriva anche il primo pareggio per l'Inter, che a Genova non va oltre l'1-1 contro la Sampdoria. I nerazzurri costruiscono (e sprecano) molto in attacco nonostante l'assenza di Jovetic, ma concedono ancora di più in difesa. Soltanto gli incredibili errori dei doriani (assurdo quello di Correa a un metro dalla porta sguarnita) salvano Handanovic da un'altra giornata da incubo. Le reti arrivano nella ripresa e portano le firme di Muriel e Perisic, che segna il suo primo gol in Italia grazie a uno strepitoso assist d'esterno di Icardi.

La terza posizione in classifica è occupata dalla Lazio, che in una delle due partite della 18 supera con grande difficoltà un eroico Frosinone. Dopo molte palle gol sprecate e moltissime occasioni concesse, i biancocelesti passano con una rete da campione di Keita, che dialoga nel breve con Djordjevic. Proprio il serbo firma il raddoppio al 94esimo, quando il Frosinone - in uno slancio di ingenuità - porta 10 uomini nell'area degli avversari sperando di pareggiare e spalancando la porta alla ripartenza dei ragazzi di Pioli.

La Lazio sale a 15 punti e si riporta così sopra la Roma (a 14), che - come l'Inter - dimostra capacità offensive incredibilmente superiori a quelle difensive. Sul campo del Palermo i giallorossi giocano una partita speculare a quella di Champions contro il Bate Borisov: chiudono il primo tempo in vantaggio di tre reti (Pjanic dopo 180 secondi, l'onnipresente Florenzi e Gervinho con un destro a giro dal limite), ma nella ripresa quasi si fanno rimontare. I rosanero si rifanno sotto con Gilardino (primo gol con la nuova maglia) e Gonzalez (seconda rete consecutiva), ma alla fine la chiude con un colpo d'esterno Gervinho, che sembra tornato quello del primo anno nella Capitale.

Si riprende anche la Juventus, che nell'altra partita delle 18 supera 3-1 il Bologna, cogliendo il primo successo di quest'anno allo Juventus Stadium. Andata in svantaggio al primo tiro in porta degli avversari, la Signora reagisce prima con Morata, poi con Dybala (su rigore) e infine con Khedira. Con tutto l'affetto per Padoin, capro espiatorio cui sono state attribuite troppe responsabilità, un campione del mondo a centrocampo fa una certa differenza.

Nella partita-ore-pasti della domenica, l'Empoli batte inaspettatamente il Sassuolo, che vede così sfumare l'imbattibilità. Al termine di una partita ricca di occasioni, il gol arriva con un'incornata prepotente di Big Mac Maccarone, che conferma il buono stato di forma di questo avvio di stagione.

Soffre di qualche acciacco in più l'eterno Totò Di Natale, che però contro il Genoa trova la sua prima rete in questo Campionato. Ma alla sua Udinese non basta, perché i rossoblù trovano il pari con Perotti su rigore. Finisce 1-1 anche il derby di Verona, sbloccato dall'Hellas con un colpo di testa di Pisano, in posizione di netto fuorigioco, e pareggiato da uno stacco rabbioso di Castro.

Chiude il quadro della settima giornata la prima vittoria del Carpi in Serie A. I biancorossi superano in casa un Torino irriconoscibile grazie a una sfortunata autorete del portiere Padelli (che devia con la schiena nella propria porta un tiro di Gabriel Silva rimbalzato sul palo) e a un colpo di testa di Matos su assist al bacio di Borriello. I granata provano a rientrare in partita con un rigore che Maxi Lopez si procura e trasforma. Ma è inutile: finisce 2-1. Sannino inizia la sua nuova avventura sulla panchina del Carpi con un risultato storico.

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