USA, l’imbroglio del Mar Rosso

di Mario Lombardo

A quasi tre mesi dall’inizio della “missione” americana e britannica nel Mar Rosso, per contrastare le iniziative a sostegno della Resistenza palestinese del governo yemenita guidato dal movimento sciita Ansarallah (“Houthis)”, nessuno degli obiettivi fissati dall’amministrazione Biden sembra essere a portata di mano. Gran parte dei traffici commerciali lungo questa rotta, che collega...
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Sahra Wagenknecht, nuova stella (rossa) tedesca

di redazione

Sahra Wagenknecht: «Ue troppo centralista, l’Ucraina non può vincere. È vero che molti elettori della vecchia sinistra sono andati a destra, non perché razzisti o nazionalisti, bensì perché insoddisfatti» BERLINO — Sahra Wagenknecht è di sinistra, conservatrice di sinistra, dice lei. Ha fondato un partito che porta il suo nome, perché – sostiene – il principale problema dei progressisti europei è che «la loro clientela oggi è fatta di privilegiati». I detrattori la accusano di essere populista, ma il partito cresce e in alcune regioni dell’Est è la seconda o terza forza. Abbastanza da poter rompere gli equilibri della politica tedesca. Insomma, è diventata un fenomeno. Ci accoglie nel suo studio, con i colleghi del...
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di redazione

La Lazio chiude festeggiando il terzo derby su quattro di questa stagione e cuce tre quarti di scudetto sul petto della Juventus. In un’insolita ambientazione pre-pomeridiana, i biancocelesti beffano ancora una volta la Roma nonostante alcuni clamorosi errori arbitrali a loro sfavore. L’eroe di giornata è Keità, autore di una doppietta. Chiamato a fare reparto da solo a causa del forfait di Immobile, che si è fermato in fase di riscaldamento, lo spagnolo apre le marcature dopo appena 12 minuti con un sinistro che passa sotto le gambe di Palmieri.

Il resto del primo tempo è uno show di Orsato, che prima nega alla Lazio un rigore solare per un calcio di Fazio su Lukaku, poi al 45esimo si fa raggirare da Strootman, colpevole di un tuffo davvero poco dignitoso, e concede un penalty alla Roma che De Rossi trasforma con qualche brivido. Nella ripresa i biancazzurri ritrovano il vantaggio con un sinistro di Basta che grazie a due rimpalli favorevoli su Manolas e Fazio disegna una traiettoria beffarda su cui Szczesny non riesce a intervenire. A chiudere la partita è ancora una volta Keità, ma il gol è merito di Lulic, che taglia sulla fascia, scatta, attira su di sé la difesa e offre allo spagnolo un pallone da spingere comodamente in porta.

Al di là dei tatticismi, che pure non sono mancati, la partita è stata decisa dalla diversa attitudine delle due squadre. La Roma, come spesso le accade nelle partite importanti, si è messa pressione da sola durante tutta la settimana ed è rimasta vittima delle proprie emozioni. Al di là di due occasioni per Dzeko, una all’inizio di ciascun tempo, i giallorossi hanno prodotto per lo più giocate confuse. Ed è difficile spiegare come un centrocampo imbottito di interditori (De Rossi, Nainggolan e Strootman) possa lasciare così tanto spazio agli incursori della Lazio.

Da parte loro, i biancocelesti hanno fatto esattamente la partita che volevano. Ben piantati in difesa, sono ripartiti in contropiede per tutta la gara, cogliendo spesso gli avversari impreparati e battendoli quasi sempre in velocità. Notevole l’intuizione di Inzaghi su Lukaku: schierato al posto dell’infortunato Immobile, il belga ha confermato di saper alzare il proprio livello (normalmente non eccelso) quando il gioco si fa duro. La superiorità numerica a centrocampo, la regia di Biglia, la visione di gioco di Lulic e la rapidità di Keità hanno fatto il resto.

A questo punto la Roma si ritrova a -9 dalla Juventus, che pure venerdì non è andata oltre il pareggio contro l’Atlanta (2-2 con reti di Conti, autogol di Spinazzola, Dani Alves e Freuler). Il vero problema per gli 11 di Spalletti è però il Napoli, ormai a un solo punto di distacco. Nel posticipo di giornata, infatti, gli azzurri hanno superato l'Inter di misura con un gol di Callejon su un grave errore di Nagatomo. Per Pioli è la seconda sconfitta di fila e la quarta nelle ultime sei gare.  

Il risultato più sorprendente della giornata è l’1-1 fra Crotone e Milan. I calabresi passano in vantaggio con Trotta e vengono poi raggiunti da Paletta. Per i rossoneri la rimonta sembrava servita , invece nemmeno stavolta la squadra di Montella riesce a portare a casa il successo. Dal giorno del tanto sospirato closing dei cinesi, la casella delle vittorie segna ancora zero.

Non ne approfitta la Fiorentina, che perde l’occasione di riavvicinarsi al treno europeo incassando un clamoroso 0-2 dal Palermo. La punizione-gioiello di Diamanti (ex Viola) e la rete del norvegese Aleesami rimandano la retrocessione matematica dei rosanero.

L’Empoli, invece, deve soffrire ancora per conquistarsi la salvezza: sconfitti per 3-1 dal Sassuolo, i toscani hanno ormai solo 4 punti di margine sulla zona retrocessione. Male anche il Genoa, che perdendo 2-1 contro il Chievo si ritrova ora a +5 sulla terzultima. Quanto al Pescara, ormai è scomparso dai radar: la formazione di Zeman perde anche a Cagliari, seppur di misura.

Negli scontri fra le squadre che ormai non hanno più alcun obiettivo da raggiungere, spicca il 4-0 rifilato dal Bologna all’Udinese. Chiude il quadro della giornata l’1-1 di sabato fra Torino e Sampdoria.

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