Russia, il trionfo di Putin

di Fabrizio Casari

Con una debordante vittoria elettorale di Vladimir Putin, si è conclusa la consultazione elettorale russa. Le operazioni di voto sono durate tre giorni, necessari per coprire il Paese più grande del mondo: un territorio immenso di oltre 17 milioni di chilometri quadrati, 11 fusi orari diversi e 112 milioni di elettori su 146 milioni di abitanti. Il dato che balza immediatamente all’attenzione...
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Ecuador e Argentina: stessa rotta?

di Juan J.Paz-y-Miño Cepeda

L'Argentina è un Paese che ha sempre occupato un posto di rilievo nella storiografia sull'America Latina. È uno Stato con processi di enorme importanza per comprendere il modo in cui il capitalismo si è sviluppato nella regione. Attualmente è al centro dell'attenzione mondiale, perché per la prima volta nella storia è salito alla presidenza un politico libertario anticapitalista, che ha iniziato a imporre le misure che ritiene necessarie per cambiare il corso del Paese e avviarlo verso l'utopia del regno della "libertà" economica. Gli effetti di tale percorso stanno esplodendo di settimana in settimana, tanto che il presidente Javier Milei sta giocando al paradiso dell'impresa privata - perché questo è il contesto storico - a...
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Ma non basta. A inizio partita l’Udinese passa in vantaggio con Perica, poi però si pareggia da sola con un autogol di Samir. Il tedesco segna il 2-1, ma di lì a poco Mandzukic si fa espellere protestando ingenuamente. A quel punto i padroni di casa pareggiano con Danilo e nell’aria c’è profumo di colpaccio. Invece niente. I campioni d’Italia, con un uomo in meno, ne segnano altri quattro. Oltre a Kedhira, a segno anche Rugani e Pjanic.

La Juve sale così a 22 punti e recupera 2 lunghezze su Inter e Napoli, che sabato sera avevano concluso 0-0 lo scontro diretto. Quella del San Paolo è stata una partita spettacolare, a cui davvero è mancato solo il gol. La maglia tattica di Spalletti e qualche miracolo di Handanovic sono riusciti a imbrigliare l’attacco mortifero di Sarri, che rimane a secco per la prima volta in questa stagione.

Domenica sera la Lazio (22 punti) passa facilmente 3-0 sul Cagliari con una doppietta del solito Immobile e con un gol di Bastos che chiude la gara in avvio di ripresa. Tiene il passo del treno di testa anche la Roma, a 18 punti ma con una partita da recuperare. I giallorossi tornano da Torino con una vittoria sporca ma preziosa. A decidere è ancora una volta una punizione di Kolarov, che malgrado i suoi trascorsi con la maglia della Lazio (e un gol nel derby non dimenticato dai tifosi) sta diventando sempre più indispensabile in quel di Trigoria.

In sesta posizione, ad appena una lunghezza dalla squadra di Di Francesco, troviamo la Sampdoria, vera sorpresa di questa prima fase di Stagione. Stavolta i blucerchiati passeggiano sul Crotone, demolito a Genova con una “manita” figlia dei gol di Ferrari, Quagliarella (su rigore), Caprari, Limetty e Kownacki.

Se la Samp è la sorpresa, la vera delusione di questo avvio di stagione è senz’altro il Milan, che manca l’appuntamento con il riscatto a San siro contro il Genoa. La partita finisce 0-0, ma sarà ricordata più che altro per l’espulsione di Bonucci, giustamente cacciato con l’ausilio del Var per una gomitata in area. Montella protesta, ma ormai le sue parole suonano come il canto del cigno.

Incredibilmente rispetto alle ambizioni di inizio stagione, il Milan si ritrova ora nella parte destra della classifica, con soli 13 punti. Ovvero 2 meno del Chievo e uno meno del Bologna. I veneti – prossimi avversari dei rossoneri – si aggiudicano il derby contro l’Hellas 3-2 grazie al gol partita di highlander Pellissier, che a 38 anni non vuole proprio smetterla di essere decisivo. Gli emiliani, invece, perdono terreno, sconfitti di misura sul campo dell’Atalanta con un gol di Cornelius a 20 minuti dalla fine.

In coda continua lo psicodramma del Benevento, ancora a 0 punti dopo la nona sconfitta su 9 partite. Stavolta è un 3-0 per mano della Fiorentina, a segno con Benassi, Babacar e Théréau, quest’ultimo su rigore.

Chiude il quadro della giornata l’1-0 del Sassuolo in casa della Spal, piegata da un gol dopo appena 40 secondi di Politano, abile a sfruttare un errore di Vicari. Nella ripresa Gomis para un rigore a Berardi, ma conta poco.

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