Il pugno di ferro del Piano Ruanda

di redazione

Dopo due anni di ostruzionismo da parte della Camera dei Lord, il governo conservatore britannico ha alla fine incassato l’approvazione definitiva della legge che consente di deportare immigrati e richiedenti asilo in Ruanda. La “Safety of Rwanda (Asylum and Immigration) Bill” ha chiuso il suo percorso al parlamento di Londra poco dopo la mezzanotte di lunedì. Il provvedimento, introdotto...
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Ucraina, l’illusione delle armi

di Michele Paris

L’approvazione di una nuova all’apparenza consistente tranche di aiuti americani da destinare all’Ucraina è stata per mesi invocata come la soluzione alla crisi irreversibile delle forze armate e del regime di Kiev di fronte all’avanzata russa. Il via libera della Camera dei Rappresentanti di Washington nel fine settimana ha perciò scatenato un’ondata di entusiasmo negli Stati Uniti e in Europa. I quasi 61 miliardi appena stanziati non faranno però nulla per cambiare il corso della guerra e, se anche dovessero riuscire a rimandare la resa ucraina, aggraveranno con ogni probabilità i livelli di distruzione e morte nel paese dell’ex Unione Sovietica. La propaganda di governi e media ufficiali, scattata subito dopo il voto in...
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di Sara Michelucci

Abel Ferrara, questa volta, lascia i torbidi scenari di film come Il Cattivo tenente o The Addiction e decide di cimentarsi con una pellicola biografica sul grande poeta, scrittore e regista Pierpaolo Pasolini, concentrandosi sugli ultimi giorni di vita di uno dei maggiori artisti e intellettuali italiani del ventesimo secolo.

È un Willem Dafoe scarno e intenso a interpretare Pasolini, mentre il ruolo di Ninetto Davoli, suo amico e attore feticcio, è affidato a Riccardo Scamarcio. Ma Davoli è presente nel cast, interpretando il ruolo di Eduardo De Filippo. Pasolini è un artista completo e poliedrico.

Poeta, scrittore, sceneggiatore, regista, drammaturgo, intellettuale e pensatore. Il suo intelletto e la sua capacità di essere un innovativo e grande osservatore della società del secondo dopoguerra italiano è il punto da cui parte Ferrara per raccontare le ultime fasi della sua esistenza.

Il regista fa un mix sapiente delle immagini di vita reale, con le sue ultime interviste, i colloqui con gli amici di sempre, da Davoli a Laura Betti fino a Furio Colombo, insieme a delle sequenze surreali e oniriche, dove vengono narrati brani del suo romanzo incompiuto, Petrolio, con il soggetto di un film fantastico e allegorico che avrebbe dovuto essere interpretato da De Filippo. Sullo sfondo viene a  delinearsi un personaggio al centro di polemiche e scandali a causa delle sue idee radicali e della sua omosessualità.

La figura della madre, che apre il film con un sorriso verso suo figlio, e lo chiude con il dolore per la perdita che le contrae il volto, è il chiaro esempio della scelta fatta dal regista di dare una struttura circolare al racconto. La morte, al tempo stesso, si dimostra un atto estremo e rivoluzionario, dove non si cede alla volontà di una società conservatrice e perbenista, ma altamente corrotta e misera.

Nonostante la perdita della propria vita e il vuota lasciato a chi in Pasolini credeva, il poeta riesce comunque a lanciare un messaggio forte in chi resta, dove il ricordo si tramuta in azione attraverso lo scritto e la parola. Nonostante il tragico epilogo all'Idroscalo di Ostia rimanga, ancora oggi, un mistero.

Pasolini (Belgio, Francia, Italia 2014)

REGIA: Abel Ferrara
SCENEGGIATURA: Abel Ferrara, Maurizio Braucci
ATTORI: Willem Dafoe, Maria de Medeiros, Riccardo Scamarcio, Ninetto Davoli, Giada Colagrande, Adriana Asti, Valerio Mastandrea, Tatiana Luter, Roberto Zibetti, Salvatore Ruocco, Diego Pagotto
FOTOGRAFIA: Stefano Falivene
PRODUZIONE: Una co-produzione Capricci, Urania Pictures, Tarantula, Dublin Films con Arte France Cinema
DISTRIBUZIONE: Europictures, in associazione con Akai Italia Srl

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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