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di Sara Michelucci

Nere e per di più donne. Non hanno vita di certo facile, nell'America razzista degli anni Sessanta, Katherine Johnson, Dorothy Vaughan e Mary Jackson, reclutate dalla Nasa per la loro bravura. Il diritto di contare, diretto da Theodore Melfi, racconta la storia vera della matematica, scienziata e fisica afroamericana Katherine Johnson, la quale assieme alle sue colleghe mise in atto una vera e propria sfida a razzismo e sessismo, tracciando le traiettorie per il Programma Mercury e la missione Apollo 11.

Grazie ai calcoli della matematica, John Glenn divenne il primo astronauta americano a fare un'orbita completa della Terra. Basato sul libro Hidden Figures: The Story of the African-American Women Who Helped Win the Space Race di Margot Lee Shetterly, il film racconta un pezzo di storia americana, ma si apre anche a una riflessione sul ruolo femminile e su quanto ci sia ancora da fare per una vera emancipazione.

I fatti di cronaca recenti, con l'escalation dei femminicidi, mostra come la strada da fare sia ancora molto lunga e tortuosa.

Un film che, come aveva già fatto Il Colore Viola, mette a nudo le tante oscenità del perbenismo Wasp (White Anglo-Saxon Protestant), ma anche della difficoltà dell'universo femminile di emergere, nonostante le potenzialità.

Il regista calibra bene passione storica ed emotività personale, dove lo spettatore guarda il mondo che cambia attraverso gli occhi di coloro che del mutamento sono portatrici.  

Il diritto di contare
(Usa 2016)

REGIA: Theodore Melfi
ATTORI: Taraji P. Henson, Octavia Spencer, Janelle Monáe, Kevin Costner, Kirsten Dunst, Jim Parsons, Mahershala Ali, Aldis Hodge, Glen Powell, Kimberly Quinn
SCENEGGIATURA: Theodore Melfi, Allison Schroeder
FOTOGRAFIA: Mandy Walker
MONTAGGIO: Peter Teschner
PRODUZIONE: Chernin Entertainment, Fox 2000 Picture
DISTRIBUZIONE: 20th Century Fox