USA, l’imbroglio del Mar Rosso

di Mario Lombardo

A quasi tre mesi dall’inizio della “missione” americana e britannica nel Mar Rosso, per contrastare le iniziative a sostegno della Resistenza palestinese del governo yemenita guidato dal movimento sciita Ansarallah (“Houthis)”, nessuno degli obiettivi fissati dall’amministrazione Biden sembra essere a portata di mano. Gran parte dei traffici commerciali lungo questa rotta, che collega...
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Sahra Wagenknecht, nuova stella (rossa) tedesca

di redazione

Sahra Wagenknecht: «Ue troppo centralista, l’Ucraina non può vincere. È vero che molti elettori della vecchia sinistra sono andati a destra, non perché razzisti o nazionalisti, bensì perché insoddisfatti» BERLINO — Sahra Wagenknecht è di sinistra, conservatrice di sinistra, dice lei. Ha fondato un partito che porta il suo nome, perché – sostiene – il principale problema dei progressisti europei è che «la loro clientela oggi è fatta di privilegiati». I detrattori la accusano di essere populista, ma il partito cresce e in alcune regioni dell’Est è la seconda o terza forza. Abbastanza da poter rompere gli equilibri della politica tedesca. Insomma, è diventata un fenomeno. Ci accoglie nel suo studio, con i colleghi del...
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Interpretato da Riccardo Goretti, Alice Redini e Simona Senzacqua, La Vita Ferma è uno spazio mentale dove si inscena uno squarcio di vita di tre vivi qualunque - padre, madre, figlia - attraverso l’incidente e la perdita.

Una riflessione sul problema del dolore-ricordo, sullo strappo irriducibile tra i vivi e i morti e su questo dolore che è, comunque, il solo a colmare, mentre resiste. Un dramma di pensiero in tre atti che accoglie, sviluppa e inquadra il problema della complessa, sporadica e sempre piuttosto colpevolizzante, gestione interiore dei defunti.

Registri diversi, quelli scelti dalla Calamaro, che vanno dall'ironico al drammatico, dal grottesco al surreale, passando per una serie di step che porteranno i tre protagonisti a interrogarsi e a interrogare il pubblico su cosa voglia dire la gestione interiore dei morti. “Non la morte dunque, e non il problema del morire e di chi muore, che sappiamo tutti risolversi sotto la  misteriosa campana del nulla, che strangola sul nascere ogni comprensione.

Ma i morti, il loro modo di esistenza in noi e fuori di noi, la loro frammentata frequentazione interiore e soprattutto il rammendo laborioso del loro ricordo sempre cosi poco all’altezza della persona morta, cosi poco fedele a lei e cosi profondamente reinventato da chi invece vive”, dice la regista.

Da qui si apre una riflessione sul lutto e la sua elaborazione, che non è uguale per tutti. “La Vita Ferma è dunque uno spazio mentale dove si inscena uno squarcio di vita di tre vivi qualunque, padre, madre, figlia, attraverso l’incidente e la perdita”, aggiunge Lucia Calamaro. Lo spettacolo è andato in scena al teatro Secci di Terni nell'ambito dell'evento TerniFestival 2016.




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