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di Fabrizio Casari

Sarà l’aquila che stavolta si è fermata sugli spalti e non ne ha voluto sapere di rientrare in gabbia, sarà un buon clima, sarò che Lotito parla meno, ma la Lazio non si ferma. Anzi, piazzata in solitudine a 19 punti in classifica, pare crederci sempre di più, come se di partita in partita si rendesse conto che questo campionato sta scrivendo una storia diversa.

Se la fine dello scorso campionato i biancoazzurri aspettavano notizie dagli altri campi per sapere in quale serie avrebbe giocato questo torneo, oggi si può permettere di guardare le partite di Inter e Milan con assoluta rilassatezza. Nemmeno la Lazio di Eriksson aveva realizzato 19 punti in otto partite.

Controllo palla, buon gioco e anche una discreta fortuna, mai estranea completamente ai successi di chiunque. Ma la Lazio, va detto, ha meritato ogni punto fin qui conquistato. Reja sembra aver trovato la soluzione magica per un turn-over da tutti rispettato, ma soprattutto sembra rivelarsi decisivo il non dover giocare le coppe e non dover dare giocatori alle rispettive nazionali.

Tutt’altra storia per la Roma, che non riesce a superare il pur modesto Parma e certifica una vera e propria difficoltà a vincere. La sconfitta di coppa con il Basilea in casa aveva fatto pensare alla trasferta di Parma come occasione di riscatto, ma la partita dei giallorossi al Tardini ha dato solo indicazioni di una squadra pure volenterosa; grintosa ma confusa, incapace di finalizzare negli ultimi 30 metri. Considerando che la difesa non sia proprio impenetrabile, le due fasi del gioco soffrono in maniera evidente. Quella con l’Inter (ottenuta con un colpo da biliardo a partita finita) e quella con il Genoa sono state, fino ad ora, le uniche due vittorie in otto giornate di campionato. E le operazioni finanziarie intorno alla società, forse, cominciano ad influire seriamente nel clima interno. Ranieri viene confermato in diretta Sky da Pradè, certo: ma chi conferma Pradè?

Tra Inter e Sampdoria finisce uno a uno. I nerazzurri hanno attaccato per tutta la partita ad una Sampdoria che deve aver ripassato a dovere il catenaccio di Nereo Rocco. Il gol della Samp è peraltro viziato da un fallo di Cassano ai danni di Chivu non sanzionato, mentre il gol di Eto’o (c’erano dubbi?), molto bello, è frutto dell’arrembaggio interista verso la porta di Curci. Ieri sera il camerunense ha salvato la squadra da una sconfitta casalinga che non arriva da tempo immemore. Ma l’Inter segna poco (sei gol in quattro partite) e se non rientrano i suoi infortunati il campionato rischia di diventare faccenda complicata. Ottimo Coutinho, che ha seminato il panico tra i difensori blucerchiati e gigantesco Lucio, che ha fatto il difensore e il centrocampista.

La Juventus non è andata oltre al pareggio con il Bologna, complice anche un rigore fallito da Iaquinta. D’altra parte il rigore era un regalo dell’arbitro De Marco e dunque è bene che non cambiato il risultato che altrimenti sarebbe risultato falsato. Krazic ha davvero imparato molto da Nedved, anche le cose che andrebbero evitate. Ieri pomeriggio la somiglianza del serbo con Nedved è sembrata evidente a chiunque. Si spera sia sanzionato dal giudice sportivo. La Vecchia signora aggancia il Napoli (che giocherà il posticipo di lunedì sera con il Milan) a 12 punti e il Bologna di Malesani ottiene invece tre pareggi in quattro partite. E’ già molto: l’organico dei Felsinei va bene per tentare la salvezza, non altro.

Buone notizie invece per la Fiorentina, che finalmente ritrova la vittoria nell’anticipo contro il Bari. Va rilevato che le vicende penose di Mutu, grande calciatore e pessimo uomo, pur avendo aggiunto altre preoccupazioni nella famiglia Della Valle, non sono riuscite a deprimere ulteriormente la Viola. Il Palermo di Delio Rossi le prende a Udine: non basta un bellissimo gol al volo di Pinilla e i rosanero, dopo la figuraccia in Europa League, non riescono a rialzarsi. Così, mentre Zamparini starà già pensando a chi licenziare, i friulani escono dalle zone più basse della classifica.

Il Chievo batte il Cesena e si trova al quarto posto in classifica. Alzi la mano chiunque avesse previsto tutto questo prima che il campionato cominciasse. Il Genoa batte il Catania e lo scavalca in classifica. I gialloblù di Gasperini hanno vinto meritatamente, ma la squadra continua a giocare a corrente alternata. Il Lecce, dal canto suo, batte il Brescia e si trova insieme al Palermo e al Genoa a 11 punti in classifica. Non male per i salentini, no?