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di redazione

I fuochi d’artificio sono arrivati nel giorno della Befana. Juventus battuta in casa dalla Sampdoria per giunta in inferiorità numerica; la Fiorentina che non festeggia nel migliore dei modi l’arrivo di Giuseppe Rossi perdendo 2 a 0 in casa con il Pescara e l’Inter che viene stesa a Udine. Il 2013 è cominciato all’insegna delle sorprese, quindi, ma l’unico dato importante ai fini della classifica è la riduzione delle distanze tra Juventus e Lazio, ora a meno 5, e il Napoli che batte la Roma e scavalca l’Inter.

La Sampdoria di delio Rossi ha giocato una partita straordinaria e le mosse tattiche succedutesi all'inferiorità numerica sono state azzeccate. La Juventus vede così violato per la seconda volta nel corso del campionato il suo campo, ma resta il convincimento che una sconfitta non é così grave, lo scudetto può solo perderlo, nessun'altra può soffiarglielo.

Il campionato si era riaperto con un pareggio scialbo, senza reti, tra Catania e Torino, partita caratterizzatasi solo per l’espulsione di Lodi per fallo di reazione su Meggiorini e per un rigore (inventato) sbagliato da Bergessio. I due protagonisti possibili del mercato di riparazione non hanno certo visto salire le loro quotazioni. A proposito di rigori inventati, spicca quello decretato da Orsato ai danni del Cagliari contro la Lazio. Agazzi interviene quando Klose ha già calciato e lo stesso attaccante tedesco ha affermato che il rigore non c’era. Ma Orsato lo ha concesso e, come fosse poco, a seguito delle proteste rossoblù ha inflitto due espulsioni e un’ammonizione, regalando così alla Lazio una partita che non avrebbe vinto.

Considerato che già vinse contro l’Inter alla quale fu negato un rigore clamoroso negli ultimi due minuti e che ieri ha vinto contro il Cagliari grazie a un rigore inesistente, sembra si possa dire che il peso di Lotito in Lega è sempre più consistente. Non c’è bisogno dunque che scenda in politica, dalla quale è già stato abbastanza gratificato nella sua discesa in campo (quello d’erba).

Una partita attenta, ma soprattutto uno strepitoso Cavani, hanno permesso al Napoli di superare la Roma e riprendere un cammino più consono alle sue ambizioni. Si trova ora solitario al terzo posto in classifica ma con un bomber che nessun'altra squadra possiede. I giallorossi, letteralmente tramortiti dai contropiede azzurri, interrompono così la serie di vittorie. L’Inter aveva lasciato male il 2012 e ricomincia peggio il 2013, andando a prendere una scoppola pesante a Udine. Stramaccioni ha polemizzato su un presunto rigore non dato per fallo su Palacio, ma non sembra uno scandalo. L’inferiorità numerica e avere 10 giocatori in infermeria sono certo elementi a discolpa, ma non bastano a giustificare una squadra che nelle ultime otto gare ha collezionato otto punti, ha incassato 12 gol e ne ha realizzati 8.

Dopo la vittoria allo Juventus stadium i nerazzurri sembrano aver smarrito il passo e appare ormai eccessiva l’insistenza di Stramaccioni nel mettere in campo giocatori svuotati fisicamente e con nessuna trama di gioco ordinata. Fisicamente a pezzi, la squadra di Stramaccioni ha 50 minuti di autonomia e 30 di dinamismo a buon livello. I giovani della Primavera sarebbero decisamente più utili al momento, mentre un intervento deciso sul mercato è l’unica concreta possibilità di raggiungere la zona Champions. Certo, il bilancio non è al meglio, ma forse spendere 10 milioni ora può servire a non perdere a Giugno i 35-40 dei proventi garantiti dalla partecipazione alla Champions.

Vittoria importante del Genoa che con Borriello piega il Bologna e 3 punti altrettanto importanti anche per il Parma che batte il Palermo, come per il Chievo che piega l’Atalanta. Tutte vittorie non scontate alla vigilia, che smuovono punti e psiche nella parte bassa della classifica, dove solo il Siena, battuto dal Milan, comincia a sentire un po’ l’acqua alla gola.

Le proteste clamorose del Milan, concretizzatesi nell’uscita anticipata dal terreno di gioco a seguito degli insulti razzisti contro Boateng hanno riscontrato un plauso generalizzato e la cosa non può che essere positiva. In mezzo a tanto miele sarebbe però utile chiedersi: sarebbe successa la stessa cosa se invece di un’amichevole a Busto Arsizio si fosse trattato di una partita di campionato o, addirittura, di Champions? E visto che dalla Lega hanno ribadito come l’arbitro non sia autorizzato a chiudere l’incontro per fatti che avvengono fuori dal campo, ma che questa sia una scelta spettante solo al responsabile dell’ordine pubblico, non sarebbe il caso di trovare una strada diversa - ad esempio, la squalifica del campo per tempo immemore - in caso di episodi violenti e di razzismo?

Ovviamente siamo in Italia, dunque la generale e condivisibile levata di scudi contro il razzismo a Busto Arsizio non si è ripetuta per i cori razzisti della curva laziale contro Ibarbo, l’attaccante cagliaritano oggetto di insulti vergognosi. Vedremo se la giustizia sportiva deciderà d’intervenire, ma visto che il prode Blatter ha già rimproverato i rossoneri per aver lasciato il campo, c’è da credere che tutto finirà a tarallucci e vino.