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di redazione

In quattro giornate la Juventus recupera 8 punti alla Roma, portandosi da -5 a +3 sui capitolini. L'ultimo allungo a 37 punti è stato però meno semplice del previsto: in uno stadio dominato dai bambini, i bianconeri passano solo al novantunesimo, grazie a un colpo di testa fortunoso ma meritato del solito Llorente, vera arma in più di Conte in questa fase della stagione. L'assenza di Pirlo si sente in termini di minor brillantezza e fluidità, ma alla fine la Vecchia Signora s'impone con grinta e soprattutto con un grande Buffon, autore di almeno tre interventi decisivi sulle belle azioni firmate Di Natale & Co. I friulani si difendono compatti e sanno ripartire, ma se la Juve non subisce gol da sei partite un motivo ci sarà.

I Campioni d'Italia approfittano così del nuovo passo falso della Roma, che senza Totti non riesce più a guarire dalla pareggite. Quello di Bergamo è il quarto punto consecutivo in altrettante partite per i giallorossi, dopo la cavalcata delle 10 vittorie iniziali. I padroni di casa vanno addirittura in vantaggio grazie a una punizione di Brivio, che buca prima la barriera, poi le mani di De Santis, autore della prima papera stagionale. La Roma di lì in avanti assedia gli avversari, ma trova il pareggio solo all'ultimo, quando Strootman (il migliore in campo) trova sottoporta il tap in vincente. In precedenza, un paio di grandi parate di Consigli e soprattutto un rigore negato ai giallorossi per un fallo di mano abbastanza evidente in area, sui cui sviluppi Bradley segna in fuorigioco. Alla fine è 1-1: Roma seconda a 34 punti.

Stesso risultato, ma ancora più amaro, per l'Inter, che - in attesa di Fiorentina-Verona e Lazio-Napoli - butta al vento l'occasione di dare l'assalto al terzo posto. In casa contro la Sampdoria, i nerazzurri giocano un buon primo tempo e vanno avanti con Guarin, che scarica in porta un pallone recapitato da Alvarez dopo una serpentina da applausi. Nella ripresa però gli uomini di Mazzarri calano d'intensità e subiscono la maggiore freschezza degli avversari, evidentemente rinvigoriti dall'approdo di Mihajlovi? in panchina. Il pareggio arriva a un minuto dalla fine con il destro da fuori di Renan, al primo gol in serie A. Una beffa per il neo-presidente Erik Thohir, in tribuna a San Siro accanto al suo predecessore Massimo Moratti. L'Inter rimane quarta a 27 punti e oggi rischia di essere raggiunta dalla Fiorentina.

Rispetto ai cugini, va meglio al Milan, che porta a casa la prima vittoria in trasferta dell'anno. A Catania Balotelli fa rivedere un po' d'impegno: prima segna con una staffilata su punizione il gol del 2-1, poi propizia l'espulsione di Tachtsidis (forse un tantino severa). Purtroppo per i suoi tifosi, sbaglia anche un paio di gol abbastanza semplici e litiga con gli avversari, accusando Spolli di avergli rivolto insulti razzisti. A chiudere i giochi ci pensa quel furbetto di Kakà, che da posizione angolata finta il cross e sorprende il portiere scaricando sul primo palo. Per il Milan (ora ottavo con 17 punti) è il secondo segnale di riscossa dopo la vittoria in Champions contro il Celtic. Ma prima di archiviare il capitolo crisi è necessario attendere scontri più impegnativi, considerando che al momento il Catania è ultimo in classifica con appena 9 punti.

Poco sopra i rossoneri, a quota 19, c'è il Genoa, che sabato se la vede brutta in casa contro il Torino, ma alla fine riesce a strappare un pareggio. Gli ospiti passano per primi con un tiro della domenica di Farnerud deviato da El Kaddouri. Nel primo tempo i granata dominano, ma non riescono a chiudere la partita e, nella ripresa, subiscono il pareggio di Biondini su splendido assist del giovane Fetfatzidis. Da segnalare due miracoli di Perin, che a distanza di pochi secondi salva la porta ligure prima su Cerci, poi su Immobile.

Nella parte bassa della classifica, altri pareggi. Il Sassuolo getta al vento un'occasione d'oro di allontanarsi ancor di più dalla zona retrocessione: in casa del Cagliari va in vantaggio nel primo tempo per 2-0 con le reti di Marzarati e Zaza, ma nella ripresa si fa raggiungere dai sardi, a segno con Nenè e Sau. Un risultato che non serve a nessuno, anche perché nel frattempo il Chievo schianta 3-0 il Livorno e lo raggiunge a 12 punti, a ridosso proprio di Sassuolo (14) e Cagliari (15). Per i veneti è la seconda vittoria consecutiva, mentre i toscani incassano la terza sconfitta in altrettante partite.

Sale a quota 12 anche il Parma, che nell'altro anticipo pareggia 1-1 con il Bologna. Passano prima gli emiliani con il solito Koné (il più in forma della squadra), poi a pareggiare ci pensa Cassano, che si esibisce in una volé di piatto sul palo lungo. E' il 100esimo gol in Serie A per Fantantonio e, forse, anche il più bello.