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di redazione

Con una girata lenta ma astuta, Manolo Gabbiadini segna il suo primo gol in maglia azzurra e fa sognare Napoli. La squadra di Benitez approfitta delle contemporanee débacle di Lazio e Sampdoria per consolidare il terzo posto solitario a 39 punti e ora vede da vicino la Roma (a quota 43). "È difficile da controllare - ha detto il tecnico spagnolo del suo nuovo jolly d'attacco -. Davanti abbiamo tante alternative, così possiamo essere competitivi su più fronti. E io posso rischiare".

Fra le prime della classe la formazione partenopea è l'unica a chiudere la 21esima giornata con una vittoria. Dopo il terzo pareggio consecutivo dei giallorossi, incapaci di andare oltre l'1-1 sabato all'Olimpico contro l'Empoli, domenica è la Juve a steccare, mancando l'occasione di allungare ulteriormente sulla diretta inseguitrice, che rimane a -7. Al Friuli il bel gioco dell'Udinese di Stramaccioni e qualche errore di Tevez ingessano la partita sullo 0-0.

Le vere sorprese della giornata sono però altre. La più grande arriva da Cesena, dove una Lazio di rosso vestita (la terza casacca dei capitolini è probabilmente la più inguardabile della Serie A, insieme a quella verde alieno della Juve) si produce nella peggior prestazione stagionale, riuscendo nell'impresa di perdere 2-1 contro una squadra con un piede e mezzo in B. Lentissimi e confusionari, gli uomini di Pioli spalancano autostrade ai romagnoli, bravi a passare con una botta da fuori di Defrel e a propiziare un goffo e più che evitabile autogol di Cataldi.

Per fortuna dei biancazzurri, nel frattempo alla Sampdoria non va meglio. Anzi. A Torino i blucerchiati vengono travolti dall'ex Fabio Quagliarella, che ne fa tre e non esulta mai (anche se alla fine gli viene da ridere). C'è gloria perfino per Amauri e si rivede anche Bruno Peres, autore di una nuova perla dopo quella nel derby contro la Juve. Alla fine è 5-1: i granata salgono a 28 punti, mentre la Samp rimane a 34, al pari della Lazio.

Un altro tonfo di lusso è quello dell'Inter, che nel match delle 12 rimedia il secondo ko consecutivo dopo quello di domenica scorsa contro il Torino. Stavolta i nerazzurri cadono sotto i colpi del Sassuolo, vittorioso per 3-1 grazie a due prodezze di Zaza e Sansone e a un rigore nel finale trasformato da Berardi. Mancini dovrà correre ai ripari nei prossimi giorni, perché per ora ai suoi giocatori manca tutto, dal fiato all'organizzazione tattica, passando per la voglia di giocare a pallone. E trovare un portiere che fermi almeno uno dei tiri che gli arrivano non sarebbe male. Con questa vittoria, il Sassuolo (28 pt) supera in classifica proprio l'Inter (26 pt).

I nerazzurri vengono staccati in classifica anche dal Milan (29 pt), che dopo i due ko consecutivi rimediati in Campionato e Coppa Italia contro la Lazio si risolleva nel posticipo, battendo a San Siro 3-1 il Parma. La squadra di Donadoni gioca molto meglio del solito, ma la sconfitta quest'anno sembra più un destino che una possibilità. Grande mattatore della serata Menez, autore di due gol (uno su rigore) e di un assist per l'ex Zaccardo. Incolore l'esordio di Destro in rossonero.

Nella parte alta della classifica rimangono da ricordare l'1-1 di sabato fra Genoa (29 pt) e Fiorentina (32 pt), con Gonzalo Rodriguez che rimedia per i viola al rocambolesco autogol di Tatarusanu, e la vittoria per 2-1 del Palermo (30 pt) sul Verona (24 pt): al vantaggio di Tachtsidis rispondono l'ennesimo capolavoro di Dybala (su punizione) e la zampata nel finale di Belotti. Chiude il quadro della giornata il 2-1 casalingo dell'Atalanta sul Cagliari, deciso nel finale da una rovesciata memorabile di Pinilla. Ennesimo gol dell'ex di questa giornata.