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di redazione

Pomeriggio di ordinaria follia del Napoli, che passa dal primo al terzo posto consegnando all’Inter la vetta solitaria della classifica. Contro ogni pronostico, gli azzurri vengono travolti dal Bologna, che riesce addirittura a salire 3-0 con un gol di Rossettini e due del redivivo Destro. In tutte e tre le occasioni la difesa partenopea rimane a guardare e l’ultima marcatura rossoblù è condita anche da un’insolita papera di Reina. Nel finale arriva la doppietta del solito Higuaìn (14 gol in 15 partite), ma ormai è troppo tardi per evitare la sconfitta.

La squadra di Sarri rimane così a 31 punti e si fa scavalcare di due lunghezze dall’Inter e di una dalla Fiorentina. I nerazzurri passano sul Genoa nell’anticipo di sabato sera con l’ottavo 1-0 di questo Campionato, il che la dice lunga sulla solidità dei ragazzi di Mancini, indiscutibilmente la miglior difesa della Serie A.

D’altra parte, all’Inter manca un fuoriclasse in attacco del calibro di Higuaìn: con Icardi in panchina a risolvere turbe adolescenziali e Jovetic in serata da retropassaggio, per arrivare alla vittoria serve un po’ di fortuna. E quest’anno, a quanto pare, non manca neanche quella, visto che Ljajic segna con un cross su punizione.

Ben più larga la vittoria della Viola, che si riprende dai due pareggi consecutivi contro Empoli e Sassuolo dilagando 3-0 in casa contro l’Udinese. Nel primo tempo apre le marcature ancora una volta Kalinic, poi nella ripresa raddoppia Ilicic su rigore e Gonzalo Rodriguez chiude i giochi con un colpo di testa vincente.

Perde contatto con la vetta anche la Roma (quarta con 28 punti), che sabato pomeriggio non riesce ad andare oltre l’1-1 contro il Torino. Partita molto combattuta ma con poche occasioni: vantaggio di Pjanic con punizione cross mancata da Padelli, poi al 93esimo sciocchezza di Rudiger che costringe Manolas alla scivolata. Rigore molto dubbio, ma l’arbitro fischia e Maxi Lopez trasforma. I giallorossi si ritrovano così con un solo punto di vantaggio sulla Juventus (erano arrivati a +11).

La Signora, infatti, continua la rincorsa battendo facilmente all’Olimpico quel che resta della Lazio. Nonostante l’assenza di Pogba, la squadra di Allegri sbriga la pratica nel primo tempo con la complicità della solita difesa disastrosa biancoceleste: autogol di Gentiletti in apertura, poi tiro da fuori di Dybala bucato da Marchetti. Per i capitolini è arrivato un solo punto nelle ultime sei partite: Pioli è forse il meno colpevole, ma la sua sostituzione è probabilmente l’unica possibilità di dare una scossa a un ambiente in stallo prolungato.

La Lazio, ancora a 19 punti, scivola così al 12esimo posto, facendosi agganciare dal Chievo e superare dall’Empoli. I veneti battono 2-0 fuori casa il Frosinone grazie a un rigore di Paloschi e al raddoppio di Meggiorini. I toscani invece passano di misura sul campo dell’Hellas con un gol del difensore Costa.

Molto male la Sampdoria di Montella, che contro il Sassuolo rimedia la terza sconfitta consecutiva su tre. Di Francesco vola con i gol di Acerbi, Floccari e Pellegrini nel primo tempo, inutile la rete di Zukanovic al 90esimo. Finisce a reti bianche il posticipo fra Milan e Carpi.

Chiude il quadro della giornata il 3-0 dell’Atalanta sul Palermo (Denis, Cherubin e de Roon i marcatori). I bergamaschi volano in sesta posizione, a -3 dalla Juve. Per i rosanero, invece, la zona retrocessione è ad appena un punto di distanza.