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di redazione

Un Milan sufficiente batte 3-0 un’Inter in cerca d’autore. A decidere il derby di Milano sono le reti di Alex nel primo tempo, di Bacca e Niang nella ripresa. Il punteggio finale è forse bugiardo, perché fino a metà della ripresa i nerazzurri rimangono in partita e sfiorano il pareggio con un rigore di Icardi finito sul palo, ma il successo dei nerazzurri rispecchia il diverso ordine mentale dei due allenatori.

Mihajlovic usa quello che ha, in modo scolastico ma necessario. Mancini, invece, si produce in una serie di assurdità tattiche: sceglie di giocare tutta la partita in inferiorità numerica a centrocampo e al contempo non schiera neanche una prima punta, inserendo Icardi solo a ripresa inoltrata mentre Palacio resta in panchina. Intanto, l’assenza di un costruttore di gioco vanifica ogni tentativo di trama offensiva. L’Inter scivola così al quarto posto, mentre il Milan si porta a -6 dalla zona Champions.

Ai piani alti della classifica, intanto, rimangono Napoli e Juventus, che travolgono a suon di gol rispettivamente l’Empoli e il Chievo. Gli azzurri, che salgono a 50 punti, si confermano in testa alla classifica per la quarta settimana consecutiva e archiviano la sesta vittoria di fila in A (non succedeva dal 1988). Sarri rifila alla squadra del suo passato la quinta cinquina di questa stagione al San Paolo: ad aprire le marcature, come sempre, è Higuaìn , che insacca di testa su assist di Insigne. L’attaccante italiano va poi a segno con una punizione magistrale. Nella ripresa completano l’opera l’autogol di Camporese e la doppietta nei minuti finali di Callejon.

Il Napoli si riporta così a +2 sulla Juventus, che sbriga la pratica Chievo con un 4-0 secco. Al di là del risultato, la notizia migliore per i bianconeri è la ritrovata vena realizzativa di Morata, autore ieri di un’altra doppietta dopo quella in Coppa Italia contro l’Inter. A segno anche Alex Sandro (secondo gol stagionale per il successore di Evra) e Pogba, autore di una percussione centrale da applausi. La Signora conquista così la 12esima vittoria consecutiva in Campionato, eguagliando il record fatto segnare dalla Juve di Conte.

Grazie alla vittoria del Milan nel derby, la Fiorentina si ritrova da sola in terza posizione (42 punti), scavalcando l’Inter di una lunghezza in virtù del pareggio per 0-0 contro il Genoa. A Marassi Babacar da una parte e Pavoletti dall'altra sfiorano più volte il vantaggio, ma Perin e Tatarusanu restano imbattuti. Curiosa gag di Sousa, che stoppa un pallone prima che esca e viene espulso.

A 38 punti, in quarta posizione, riguadagna terreno la Roma, che nell’anticipo dell’Olimpico passa 3-1 sul Frosinone, archiviando la prima vittoria del nuovo corso di Spalletti. Nainggolan mette a segno il secondo centro in tre partite della nuova gestione, Daniel Ciofani pareggia, poi nella ripresa chiudono i conti i conti il neoacquisto El Shaarawy (che segna all’esordio di tacco) e Pjanic, su assist di Totti.

La partita più emozionante della giornata è stata però quella fra Bologna e Sampdoria. I padroni di casa si portano in vantaggio per 2-0 nel primo tempo con le reti di Mounier e Donsah (che sfrutta il primo harakiri di Ranocchia con la nuova maglia). Nella ripresa, come contro la Lazio, i rossoblu si fanno raggiungere (a segno Muriel e Correa), ma nel finale Destro trasforma il rigore che vale i tre punti. La panchina di Montella, a questo punto, scotta sul serio.

Chiudono il quadro della giornata altri quattro pareggi. Fra le partite giocate sabato, Carpi Palermo e Atalanta Sassuolo finiscono entrambe 1-1. Domenica, invece, terminano a reti inviolate Torino-Verona e Udinese-Lazio. Curioso siparietto al Friuli, dove i compagni di squadra Thereau e Badu litigano in campo: l'attaccante francese viene ammonito per protesta dopo il gol annullato a Kuzmanovic e il ghanese ha la cattiva idea di cercare di calmarlo.