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di redazione

Il quinto scudetto consecutivo della Juventus è ormai dietro l'angolo. La matematica dice che ancora bisogna aspettare, ma - al di là delle scaramanzie - la logica dice che ormai i giochi sono chiusi. Con la comoda vittoria per 4-0 sul Palermo (in rete Khedira, Pogba, Cuadrado e Padoin), i bianconeri portano a 9 i punti di vantaggio sul Napoli (79 a 70).

Nella partita clou di questo turno, ancora orfani di Higuaìn, infatti, gli azzurri si disuniscono e in uno degli anticipi di giornata perdono 2-0 la sfida contro l'Inter. Dal canto loro, i nerazzurri mettono in campo una delle migliori prestazioni dell'anno, anche grazie a un super-Icardi, che prima segna con un controllo e un tocco di gran classe a scavalcare il portiere in uscita (la posizione dell'argentino era però in leggero fuorigioco), poi serve a Brozovic l’assist per il definitivo 2-0. Vero killer Icardi, che negli ultimi tiri ha capitalizzato 7 reti. Era la partita più importante per la zona Champions e il titolo ma il Napoli non ha saputo approfittarne, dimostrando di soffrire i nerazurri in modo particolare in questa stagione.

Il limite dei ragazzi di Sarri è quello di non saper cambiare gioco anche quando vedono che le difficoltà appaiono insuperabili causa capacità dell'avversario di chiudere tutti gli spazi e ripartire in contropiede. Gli azzurri insistono in un possesso palla sterile e non riescono mai ad impensierire la difesa dell'Inter, comunque attenta e dura. Prova ne sia che il palleggio delizioso resta fine a se stesso ed è semmai l'Inter a poter recriminare per un salvataggio sulla linea di Kulibaly e un gol mancato da Perisic.

La squadra di Mancini si porta così a 61 punti, confermandosi al quarto posto e riducendo a 4 i punti di svantaggio rispetto alla Roma. I giallorossi compiono un passo falso incredibile a Bergamo: in vantaggio di due reti dopo mezz'ora (a segno Digne e Naniggolan) si fanno rimontare in un lampo dall'Atalanta, che entro il quinto minuto della ripresa riesce addirittura a ribaltare il risultato, peraltro solo con gol di ex romanisti (prima D'Alessandro, poi due volte Borriello, alle prime reti con la nuova maglia). Dopo l'ennesimo errore imbarazzante di Dzeko (che sbaglia a porta vuota), per fortuna di Spalletti al 40esimo ci pensa Totti a riportare la partita in parità. L'occasione di avvicinare il Napoli è sfumata, ma la faccia è salva.

Al quinto posto la Fiorentina riscatta la sconfitta contro l'Empoli e rimane a meno 2 dall'Inter grazie al 3-1 rifilato al Sassuolo. Nel primo tempo va a segno Gonzalo Rodriguez con un colpo do testa in anticipo su Consigli, ma nella ripresa i neroverdi trovano il pari con il tap-in di Berardi su assist di Defrel. A risolvere la partita ci pensa Ilicic con un magistrale tiro al volo dal limite dell'area, prima del clamoroso autogol di Consigli che senza alcuna pressione sbaglia un passaggio elementare e infila il pallone nella propria porta.

La squadra di Di Francesco dilapida così in due giornate i 6 punti di vantaggio sulla Lazio, che impatta a quota 48. Nella seconda partita dell'era Simone Inzaghi, i biancocelesti superano per 2-0 un Empoli appagato dalla salvezza ormai raggiunta e orfano di alcune pedine importanti. L'incontro si decide nel primo tempo con un rigore trasformato da Candreva e un'incursione centrale di Onazi, che insacca dopo uno scambio nello stretto con Klose. Bene Keita dal primo minuto, molto male ancora Felipe Anderson, che entra nella ripresa ma sembra non avere più voglia di giocare a pallone.

Nel posticipo di Domenica, in una partita veloce e ad alto tasso di agonismo, il Milan di Brocchi ritrova motivazioni e gioco e supera la Sampdoria a San Siro con un gol di Bacca.

Perde terreno dai capitolini il Chievo (45 pt), che contro l'Udinese (35 pt) non va oltre lo 0-0. I gialloblu si fanno anche avvicinare in classifica dal Torino (42 pt), vittorioso di misura sul Bologna grazie a un rigore di Belotti.

In zona retrocessione prosegue la battaglia epica tra Carpi e Frosinone. Al momento sarebbero i ciociari ad andare in B, ma il distacco fra le due squadre rimane di un solo punto. Il Carpi ha surclassato 4-1 in casa il Genoa, mentre gli 11 di Stellone vincono al cardiopalma la sfida contro il Verona grazie a un gol al 92esimo di Frara.