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di redazione

Con una buona dose di fortuna e tanta rabbia, Roma e Milan si rilanciano vincendo due gare a dir poco emozionanti. Nel posticipo della settima giornata, i giallorossi superano 2-1 l’Inter. I capitolini passano subito in vantaggio con Dzeko e nella ripresa vengono raggiunti dai nerazzurri con un gran gol di Banega, ma cinque minuti dopo ritrovano il vantaggio con un colpo di testa di Manolas che s’insacca dopo una deviazione.

Una bella partita giocata più nella metà campo della Roma che in quella nerazzurra. Ma il controllo palla dell’Inter non ha prodotto risultati adeguati causa lo spazio eccessivo tra difesa e centrocampo che favoriva i contropiede della Roma. La chiave della vittoria romanista è stata infatti il gran lavoro di sponda dell’attaccante bosniaco, il migliore in campo, che ha saputo innescare al meglio la velocità di Salah e Bruno Peres, imprendibili per i terzini nerazzurri.

L’Inter invece paga la solita svagatezza difensiva e un paio di sostituzioni poco comprensibili da parte di De Boer, che inserisce nel secondo tempo Nagatomo e Jovetic. Il giapponese spegne l’attacco interista sulla fascia sinistra, mentre il montenegrino commette un fallo senza senso al limite dell’area, concedendo la punizione da cui nasce il gol partita dei giallorossi. La Roma mantiene così il terzo posto salendo a 13 punti, mentre l’Inter rimane a quota 11.

Terzo posto anche per il Milan, che supera in casa il Sassuolo 4-3 dopo essere stato sotto 3-1. Ad aprire le danze sono due gol su azione personale: il primo di Bonaventura, che segna la sua prima rete in Campionato, il secondo di Politano. Acerbi e Pellegrini fanno sognare i neroverdi, ma ai rossoneri riesce il miracolo grazie a un rigore (dubbio) trasformato da Bacca, un tiro dalla distanza di Locatelli che s’infila sotto l’incrocio e un colpo di testa vincente di Paletta. Nel post-partita polemiche sull’arbitraggio da parte di Di Francesco: “Il Milan doveva vincere e ha vinto”.

Intanto, in testa alla classifica, la Juve dà il primo strappo al Campionato vincendo facilmente a Empoli. Il 3-0 finale porta le firme dei soliti Dybala e Higuain, il secondo autore di una doppietta. La Signora sale così a 18 punti e stacca di 4 lunghezze il Napoli, che torna incredibilmente sconfitto dalla trasferta di Bergamo, dove Petagna segna il gol partita per l’Atalanta dopo 9 minuti. Per gli azzurri è la prima sconfitta stagionale in campionato: “Queste partite sono il nostro limite”, commenta Sarri.

Un gradino più in basso, insieme a Roma e Milan ci sono anche Lazio e Chievo. Nell’anticipo di sabato sera i biancocelesti danno spettacolo e vincono 3-0 (doppietta di Immobile e gol di Keita) in trasferta contro un’Udinese a dir poco irriconoscibile rispetto alla squadra di qualche anno fa. I veronesi, invece, proseguono nel loro sorprendente inizio di stagione superando 2-0 il Pescara con le reti di Meggiorini e Inglese.

Continua a stupire anche il Torino, che dopo lo scalpo della Roma si prende anche quello della Fiorentina con un 2-1 firmato da Iago Falque e Benassi (inutile la rete nel finale di Babacar per i viola). I granata salgono così in quarta posizione a 11 punti, mentre i viola sono ormai molto staccati dalle zone alte della classifica, fermi a quota 8.

A pari punti con Torino e Inter c’è anche il Genoa, vittorioso sul campo del Bologna con un altro gol del Cholito Simeone. Una lunghezza più sotto si rifà vivo il Cagliari, che batte 2-1 in casa il Crotone grazie alle marcature di Di Gennaro e Padoin. Chiude il quadro della giornata il pareggio 1-1 fra Sampdoria e Palermo: a Nestorowsky (terzo gol per il macedone in questo campionato) risponde all’ultimo Bruno Fernandes con una bordata impressionante da fuori.