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di redazione

Non gioca al massimo, va in svantaggio e soffre per lunghi tratti. Ma alla fine la Juventus vince. Ancora. Stavolta a farne le spese è il bel Torino di Mihailovic, che fino a 10 minuti dalla fine accarezza l’idea della vittoria nel derby. A trascinare i granata è ancora una volta l’indemoniato Belotti, che dopo 16 minuti porta in vantaggio i suoi con un colpo di testa vincente. Poco dopo arriva il pareggio di Higuaìn, abile a insaccare un meraviglioso quanto involontario assist di tacco da parte di Mandzukic.

Nella ripresa il Toro va più volte vicino al nuovo vantaggio. L’occasione più ghiotta capita sul destro di Ljajic, che con un tiro a giro dal limite dell’area lambisce il palo a Buffon battuto. Niente da fare. L’allenatore serbo però non ci sta e quando ormai la gara è agli sgoccioli si gioca tutti i cambi in un colpo solo, cercando di dare ancora più peso alla fase offensiva.

Peccato che 30 secondi dopo il solito Higuaìn – fino a quel punto non pervenuto nella ripresa – si smarca con una piroetta da étoile su Barreca e con un destro potente da fuori batte ancora Hart. Nel finale i due neoentrati bianconeri, Dybala e Pjanic, confezionano il punto del definitivo 3-1. Una punizione forse eccessiva per il Torino, che ha dimostrato di potersela giocare alla pari e a viso aperto anche contro una squadra forgiata per vincere la Champions.

Alla fine però sono i colpi dei campioni a fare la differenza, portando la Juve a 39 punti e mettendo ulteriore pressione su Roma e Milan, che stasera si sfidano all’Olimpico. Chi vince ha si porta a -4 dalla capolista. Un pareggio, invece, spegnerebbe quel minimo di competizione che ancora ci si può aspettare dal nostro Campionato.

La corsa più appassionante è semmai quella per le posizioni europee. Al quarto posto in classifica viaggiano appaiati Napoli e Lazio con 31 punti. Domenica gli 11 di Mazzarri fanno un sol boccone del malandato Cagliari, travolto 0-5 in Sardegna grazie a una tripletta di Mertens e alle reti di Hamsik e Zielinski.

I biancocelesti, invece, superano 2-1 la Sampdoria nell’anticipo di sabato sera e allontanano i fantasmi del derby. Alla squadra di Inzaghi manca ancora la capacità di infliggere il colpo del ko (dopo le reti di Milinkovic e Parolo nel primo tempo, Schick riapre clamorosamente la gara a 2 minuti dal 90esimo), ma alla fine vince meritatamente, soprattutto grazie a Felipe Anderson, nuovo miglior assist-man della Serie A.

Napoli e Lazio staccano così di 3 punti l’Atalanta, incredibilmente sconfitta per 3-1 dall’Udinese. I bergamaschi, al solito, giocano bene e dominano per tutto il primo tempo, ma prima dell’intervallo sono i friulani a passare in vantaggio con Zapata. In avvio di ripresa la musica sembra cambiare con il pareggio immediato di Kurtic, ma alla i ragazzi di Gasperini cadono sotto i colpi di Fofana e Théréau.

Grazie alle sconfitte contemporanee di Atalanta e Torino, si riavvicina alla zona europea anche l’Inter, ora ottava con 24 punti. Nel posticipo di domenica i nerazzurri superano 2-0 il Genoa a San Siro grazie a una doppietta del redivivo Brozovic, a segno con un gol per tempo.

Due punti sotto l’Inter c’è il Chievo, che festeggia l’eterno Sergio Pellissier, autore contro il Palermo del suo 100esimo gol in Serie A (tutti con la maglia gialloblu). È il primo calciatore valdostano a raggiungere questo traguardo. La sua rete insieme a quella di Birsa condannano il Palermo all’ottava sconfitta consecutiva in casa.  

Chiude il quadro della giornata lo 0-0 fra Bologna e Empoli. Curiosità: per i toscani è già il quarto pareggio a reti inviolate di questa stagione.