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L’Inter torna a fare l’Inter e strapazza la Sampdoria a Marassi con una partita spettacolare impreziosita da un gol di tacco di Mauro Icardi. Il 5- 0 si piega con la migliore prestazione dei nerazzurri in questo campionato, che vede sì quattro gol di Icardi, ma anche una partita sontuosa da parte di Cancelo, Rafinha e Gagliardini.

 

Rafinha è uno spettacolo di tecnica e sostanza, Cancelo difende come un terzino ma gioca al calcio con i piedi di un trequartista e Gagliardini sembra essere tornato quello della scorsa stagione, con corsa, pressing e aperture. Poi Brozovic sfoggia un’altra prestazione eccellente dopo quella di domenica scorsa con il Napoli e la difesa si muove ordinata ed efficace.

 

 

L’Inter corre, pressa, gioca la palla veloce e spesso di prima, rovescia spesso il fronte d’attacco e verticalizza rapidamente, gioca un calcio piacevole e a tratti spettacolare. Tutto quello, cioè, che per due mesi non era riuscita a fare perdendo così posizioni e punti. Pare che Spalletti abbia trovato la chiave giusta per il centrocampo, lasciando in panchina Borja Valero e Vecino, davvero troppo lenti per sviluppare la manovra e poco incisivi nel recupero della palla in fase difensiva. Il tecnico dell’Inter, che aveva detto la settimana scorsa di non vedere particolare qualità, è stato accontentato.

 

Grazie a questo successo, i nerazzurri scavalcano di un punto la Lazio, che nel posticipi dell’Olimpico non va oltre l’1-1 contro il Bologna. Gli ospiti passano in vantaggio con Verdi dopo una manciata di minuti e biancocelesti trovano il pari al quarto d’ora con Lucas Leiva. Da lì in avanti, però, i padroni di casa non riescono più a costruire vere palle gol. Pesa probabilmente la stanchezza per la trasferta di giovedì a Kiev.

 

Non perde il ritmo invece la Roma, che torna con tre punti dalla trasferta di Crotone e mantiene così 4 lunghezze di vantaggio sull’Inter (59 punti a 55). I giallorossi con una rete per tempo si prendono la 6ª vittoria nelle ultime sette partite. Nella prima frazione torna al gol El Shaarawy con un tocco sotto misura, mentre nella ripresa Nainggolan chiude la pratica con una botta da fuori.

 

Tengono il passo europeo anche Milan e Atalanta. Quella dei rossoneri, impegnati a San Siro contro il Chievo, è una partita al cardiopalma: passati in vantaggio con Calhanoglu, subiscono la rimonta dei veneti con Stepinksi e Inglese, ma poi nel secondo tempo ribaltano nuovamente il punteggio, prima con Cutrone e poi con André Silva. Sorrentino para un rigore a Kessie.

 

Ben più facile il successo dei bergamaschi, che passeggiano 5-0 sul campo dell’altra squadra di Verona, l’Hellas, trascinati da un immenso Ilicic, autore di una tripletta, e dal solito Gomez.

 

I gialloblu rimangono così in penultima posizione a 22 punti e scivolano a -3 dalla Spal, che si porta momentaneamente fuori dalla zona retrocessione (+1 sul Crotone) grazie al miracoloso pareggio conquistato sabato in casa contro la Juventus. Per l’occasione i ferraresi hanno rispolverato il catenaccio di una volta: uno di quelli per cui si usa parlare di “pullman parcheggiato davanti alla porta”. E l’umiltà ha pagato, aiutata anche dalla svagatezza dei bianconeri, inciampati in un insolito calo di tensione che di fatto riapre il campionato.

 

Il Napoli, infatti, supera 1-0 al San Paolo il Genoa con una rete di Albiol. La squadra di Sarri dimezza così lo svantaggio dalla capolista, portandosi a -2. Basta una partita per ribaltare la posizione di vetta: e c’è ancora lo scontro diretto del girone di ritorno da giocare.

 

Chiudono il quadro della giornata due vittorie per 2-1: quella della Fiorentina sul Torino (apre Veretout, pareggia Belotti, decide Théréau su rigore al 94esimo) e quella del Cagliari sul Benevento (i campani, in vantaggio con Brignola, vengono raggiunti e superati nel finale dalle reti di Pavoletti e Barella).