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La quarta giornata del Campionato 2018/2019 sarà ricordata come quella in cui Cristiano Ronaldo ha segnato i suoi primi gol con la maglia della Juventus. Per farsi perdonare il ritardo, il fuoriclasse portoghese segna la doppietta che stende il Sassuolo allo Stadium. I neroverdi capitolano dopo 50 minuti di resistenza, ma nel finale tornano in partita con Babacar. Follia di Douglas Costa: espulso per uno sputo a Di Francesco.

 

“Un po' d'ansia in generale c'era dopo il mio passaggio dal Real Madrid, c'era grande attesa - il commento di CR7 - La vita è così. Sto lavorando bene e i compagni mi aiutano alla grande ad adattarmi al nuovo campionato. Avevo voglia di segnare, sono contento”.

 

 

I bianconeri, a punteggio pieno con 12 punti, mantengono così tre lunghezze di vantaggio sul Napoli, vittorioso di misura in uno degli anticipi di giornata contro la Fiorentina. Insigne regala il successo ad Ancellotti segnando a poco più di 10 minuti dalla fine.

 

Passo falso clamoroso invece da parte della Roma, che pareggia in casa 2-2 contro il Chievo dopo aver chiuso il primo tempo in vantaggio per 2-0. Nella prima frazione i giallorossi passano con El Shaarawy e Cristante, ma nella ripresa i veneti pareggiano con Birsa e Stepinski, rischiando addirittura di vincere al 95esimo.

La squadra di Di Francesco si ritrova così a metà classifica, a 5 punti, mantenendo comunque una lunghezza di vantaggio sull’Inter, sconfitta sabato a San Siro dal Parma. Una magia di Dimarco al 79esimo condanna i nerazzurri, che però recriminano per un arbitraggio a dir poco deficitario. Mancano un rosso a Gagliardini, uno a Stulac e un rigore per l’Inter (con annesso rosso a Dimarco che non avrebbe quindi segnato). Per non parlare di un doppio fuorigioco sul gol del Parma.

A quota 5 come la Roma ci sono anche Torino e Udinese, che pareggiano 1-1. Dominio granata sul piano del gioco, ma i friulani trovano il vantaggio al 28’ in contropiede con De Paul. Al 4’ della ripresa l’1-1 con un gol fantastico di Meité. All’11’ gol annullato a Berenguer per un fuorigioco che non c’era, nella ripresa Belotti chiede un rigore.

 

Il Milan vede da vicino la sconfitta a Cagliari, da dove esce con un punto solo grazie ad un gol del solito Higuain e anche perché una staffilata di Barella si stampa sul palo alla destra di Donnarumma. Un Milan che non può essere accusato di non avere un bel gioco, quanto piuttosto di sterilità determinata, forse, da un convincimento radicato di inadeguatezza. Alla prima difficoltà, infatti, va sulle gambe.

 

Roma, Inter e Milan vengono comunque superate dalla Lazio, che arriva a quota 6 tornando con 3 punti dalla trasferta di Empoli. Decide un gol di Parolo a inizio ripresa, ma nel finale si vede di tutto: a pochi minuti dal 90esimo Correa colpisce il palo a botta sicura; al 93esimo Marusic si divora il 2-0 solo davanti al portiere; al 94esimo, dopo l’ennesimo svarione di Wallace, Strakosha salva la partita su un tap in di Caputo. 

 

Vincono anche le due squadre di Genova, entrambe a 6 punti. La Sampdoria passeggia sul campo del Frosinone con un 5-0 senza appello. Segna tutto l’attacco dei blucerchiati: Quagliarella, Caprari, doppietta di Defrel e Kownacki. Ancora a secco di gol la squadra di Longo.

 

A Marassi, il Genoa vince di misura contro il Bologna: ancora decisivo Piatek (ottavo centro stagionale, il quarto in Serie A). Gli uomini di Inzaghi restano a secco di successi e con un solo punto in quattro gare.