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Phantom, in concorso al Far East Film Festival 25 di Udine, è la quinta opera del regista coreano Lee Hae-Young,  rientra nella selezione ufficiale della venticinquesima edizione del festival internazionale dedicato al cinema popolare dell’Estremo Oriente. Interessante dal punto di vista registico e della sceneggiatura, la raffinata costruzione della trama nella prima metà e i fuochi d’artificio nella seconda sono decisamente diversi in ritmo e stile, ma ugualmente ambiziosi.

 

Dopo Like a Virgin, Foxy Festival, The Silenced e Believer, in cui racconta storie singolari, di formazione, accettazione e riscoperta, con Phantom Lee Hae-Young porta sul grande schermo un film di spionaggio. Un thriller in cui è capovolta la dinamica consueta della scoperta e lo spettatore è messo subito a conoscenza dell’identità del “fantasma”, ma dovrà seguirlo con il fiato sospeso nel tentativo di compiere la sua missione.

Siamo nel 1933, a oltre 20 anni dall’inizio del duro processo di colonizzazione giapponese della Corea. Un nuovo governatore generale giapponese arriva a Seoul, ma diventa immediatamente il bersaglio di un tentato omicidio che fallisce solo per un pelo. La polizia ritiene che un misterioso gruppo di resistenza sia coadiuvato da una spia, nome in codice “Fantasma”, che ha accesso alle comunicazioni interne del governo coloniale. Il capo della sicurezza Kaito (Park Hae-soo, Squid Game), fresco di nomina, riesce a ricondurre la fuga di informazioni a cinque potenziali sospetti, e senza por tempo in mezzo li riunisce tutti in un hotel di una località balneare, accingendosi a stabilire quale dei cinque sia il Fantasma.

In questo hotel riccamente arredato che ha microfoni nascosti in ogni stanza e camere di tortura nel seminterrato, vengono trattenuti Murayama (Sol Kyung-gu, Oasis), un ufficiale di polizia appartenente all’élite nippo-coreana; Park Cha-kyung (Lee Ha-nee, Extreme Job), una funzionaria del dipartimento comunicazioni della polizia; il puntiglioso crittografo Mr. Cheon (Suh Hyun-woo, Thunderbird); l’impetuosa Yuriko (Park So-dam, Parasite), segretaria di un ufficiale giapponese di alto rango; e infine il visibilmente spaventato Baek-ho (l’attore esordiente Kim Dong-hee), impiegato all’ufficio comunicazioni.

Per tutta la prima metà del film, Phantom è un dramma dall’intrigo magnificamente costruito, con una tensione che si accumula poco a poco, mentre i sospetti si destreggiano per acquisire informazioni gli uni sugli altri ed eludere l’attenta sorveglianza di Kaito. Ogni personaggio è vividamente delineato e presentato in modo da lasciare che anche il pubblico cerchi di indovinare le motivazioni di ognuno. Poi però tutti i nodi vengono al pettine durante una cena organizzata da Kaito, quando l’indagine esplode quasi letteralmente in un confronto dinamico e serrato e in una caccia che ci condurrà direttamente alla conclusione del film. 

Il regista Lee Hae-young nel corso della sua carriera è diventato sempre più ambizioso, arrivando a una specie di punto di svolta con la sua quarta pellicola, Believer, che come questa mescolava intrigo e dinamiche esplosioni d’azione. Per quanto sia propulsiva e avvincente la seconda metà del film, la prima non è meno avvincente, con personaggi intriganti e ottime interpretazioni. In tal senso, ci viene presentata la gamma completa di ciò che Lee Hae-young è in grado di realizzare come regista.

Per quanto riguarda il cast, ogni attore spicca in modo diverso, ed è stimolante osservare questo gruppo di talentuosi interpreti interagire e scontrarsi reciprocamente. In definitiva, però, sono due personaggi femminili, Park Cha-kyung e Yuriko, a colpire maggiormente. Entrambi sono ruoli ben scritti e interpretati in modo superbo da attrici di grandissimo talento e, quando nella seconda metà del film esplode l’azione, entrambe illuminano lo schermo.

Lee Ha-nee è una diva nonché ex Miss Korea che nel 2023 ha già prodotto due interpretazioni spettacolari, in Phantom e Killing Romance, mentre Park So-dam ha continuato il successo ottenuto da Parasite con ruoli dinamici come Special Delivery, del 2022, e ora con questo film. Il tipo di energia che ognuna di loro porta sullo schermo è diverso ma, insieme, le due attrici producono una formidabile combinazione. Phantom è tratto dal romanzo cinese di Mai Jia Sound of the Wind, del 2007, che è stato anche il materiale di partenza per il film The Message (2009) di Chen Kuo-fu e Gao Qunshu.

Phantom (Corea del Sud, 2023)

Regia: Lee Hae Young

Casta: Park Hae-soo, Lee Hanee, Sul Kyoung-gu, Park So-dam.

Distribuzione: Lucky Red