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"The Old Oak" è molto più di un semplice pub. Questo locale ha una storia profonda radicata nelle lotte dei minatori degli anni Ottanta. In quegli anni, quando le miniere e i minatori venivano spesso ignorati dalla società, c'era un motto che univa queste persone: "If we eat together we stick together" (Se mangiamo assieme, rimaniamo un gruppo unito).

Oggi, le miniere non esistono più, ma il villaggio è ancora vivo, anche se afflitto dalla povertà inaccettabile in uno dei paesi più ricchi del mondo. In questo contesto difficile, alcune famiglie di profughi siriani trovano rifugio nel villaggio. La loro presenza suscita reazioni negative, alimentate dalla frustrazione e dalla paura di chi è meno fortunato.

Tuttavia, c'è un uomo che si distingue per la sua empatia e il suo coraggio: TJ Ballantyne, il proprietario dell'Old Oak. TJ, nonostante le sue lotte personali, si aggrappa agli insegnamenti dei suoi genitori e si fa amico di Yara, una donna siriana intraprendente e appassionata di fotografia che parla inglese.

"The Old Oak", un film diretto da Ken Loach e scritto da Paul Laverty, va oltre il semplice racconto sul razzismo. Esplora il modo in cui la coesione sociale si è disgregata nel corso degli anni a causa delle pressioni dell'economia liberista. Il film sottolinea come concetti quali comunità e solidarietà siano stati erosi, specialmente nei luoghi in cui erano un tempo fondamentali. Mentre Loach aveva talvolta mostrato una certa tendenza allo schematismo ideologico rigido nei suoi film precedenti, come "Io, Daniel Blake" e "Sorry We Missed You", in "The Old Oak" lui e Laverty ritrovano un equilibrio e una semplicità nel racconto che colpisce profondamente lo spettatore.

Il film affronta le dure realtà della contemporaneità, inclusi temi come la guerra, i problemi economici, le frustrazioni personali, l'egoismo e il razzismo. Tuttavia, riesce anche a trasmettere un messaggio di speranza e vitalità. Mostra come la condivisione di un pasto intorno a un tavolo possa portare alla comprensione reciproca, abbattendo barriere culturali e linguistiche.

Loach e Laverty non trascurano l'orrore della guerra in Siria né le problematiche interne al loro paese, ma ci ricordano che, nonostante le nostre difficoltà, coloro che fuggono da situazioni simili sono in condizioni ancora peggiori. Il film sottolinea che la connessione umana, fondata sulla condivisione e sulla comprensione reciproca, può superare le differenze e ricostruire una comunità.

 

The Old Oak (Regno Unito/Francia 2023)
Regia: Ken Loach
Cast: Dave Turner, Ebla Mari, Debbie Honeywood, Chris Gotts, Rob Kirtley, Andy Dawson, Maxie, Peters, Lloyd Mullings, Reuben Bainbridge
Produzione: Sixteen Films
Sceneggiatura: Paul Laverty
Fotografia: Robbie Ryan
Montaggio: Jonathan Morris