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Albanese strizza l’occhio a Ken Loach. Il film "Cento domeniche" si configura come un'opera di marcata connotazione politica. La sua natura "politica" emerge chiaramente nella difesa dei diritti degli onesti lavoratori, offrendo una rappresentazione della realtà sociale in cui si svolgono le loro battaglie. La sua essenzialità politica è innegabile, poiché si concentra sulle difficoltà e sulle ingiustizie subite da coloro che, a causa di eventi finanziari catastrofici, hanno perso i risparmi di una vita intera.

 

La necessità di "Cento domeniche" è evidente, in quanto Antonio Albanese dedica il film a coloro che non sono riusciti a ritirare i loro risparmi prima di un crollo finanziario. La trama si sviluppa attraverso le vicissitudini di Antonio, un uomo comune che, nonostante la sua felicità derivante da una vita semplice, si trova coinvolto in una serie di eventi sfortunati a causa di decisioni sbagliate prese in buona fede.

Il protagonista, di professione tornitore in un'azienda che dà lavoro a molte persone, si trova vittima di una serie di circostanze avverse, tra cui la perdita dei risparmi e la conseguente disillusione nei confronti di un sistema che sembra non tutelare i lavoratori. La narrazione si snoda attraverso le sfide quotidiane di Antonio, di fronte a una società che trascura gli interessi degli operai, considerati spesso "ultimi".

Il film si distingue per la sua autenticità, con Albanese che abbandona le maschere e i personaggi comici a cui il pubblico è abituato. Antonio è rappresentato come un uomo comune, un "everyman" contemporaneo che si sforza di mantenere la dignità nonostante le avversità. Il regista, in questa opera personale, offre uno sguardo sincero sulla condizione degli operai, evidenziando le ingiustizie, la sopraffazione e gli effetti devastanti della malvagità umana.

Il film si distacca dalla commedia tradizionale, offrendo una rappresentazione cruda e spietata della realtà e affermando che, nonostante la mancanza di risate, la verità deve essere raccontata anche quando fa male. La narrazione si sviluppa attraverso la cronaca di un'ingiustizia, enfatizzando la mancanza di tutela dei diritti dei cittadini e dei lavoratori da parte dello stato e del sistema economico.

"Cento domeniche" rappresenta in definitiva un passo significativo per Antonio Albanese come regista, che dimostra la sua crescita artistica e il coraggio di affrontare temi sociali importanti. La narrazione sincera e autentica si traduce in un'opera che invita a riflettere sulla società, sulla dignità umana e sulla solidarietà nei momenti difficili.

 

Cento Domeniche (Italia, 2023)

Regia: Antonio Albanese
Cast: Antonio Albanese, Liliana Bottone, Bebo Storti, Sandra Ceccarelli, Maurizio Donadoni, Elio De Capitani, Sandra Toffolatti, Martin Chishimba, Alessandro Piavani, Stefano Braschi, Nicola Rignanese, Marianna Folli, Federica Fracassi, Giulia Lazzarini
Produzione: Palomar e Leo in collaborazione con Vision Distribution
Sceneggiatura: Antonio Albanese, Piero Guerrera
Fotografia: Roberto Forza
Montaggio: Davide Miele