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di Roberta Folatti

Un inganno ben architettato

Patinato. Ricco di immagini e inquadrature ricercate. Scorrevole anche se la storia, a tratti, suona piuttosto inverosimile.
Sex list – Omicidio a tre è un film vedibile, soprattutto col persistere della scarsità d’offerta (da settimana prossima finalmente avremo una maggior scelta). Però dal film di Marcel Langenegger non aspettatevi nulla di più di un piacevole intrattenimento. Dovrebbe trattarsi di un trhiller ma le svolte clou sono facilmente prevedibili. Nonostante ciò, sarà per la presenza del sempre bravo Ewan McGregor e della enigmatica Michelle Williams, “Sex list – Omicidio a tre” mantiene un certo livello di tensione, catturando lo spettatore grazie anche al lavoro del direttore della fotografia Dante Spinotti.
All’inizio si delineano i due personaggi principali che si incontrano, apparentemente in modo casuale, in un grande studio di avvocati. Wyatt Bose è brillante e scanzonato, un uomo di successo abituato a prendersi tutto ciò che vuole, Jonathan McQuarry è timido, riservato, uno che viene da una famiglia modesta e si è concentrato tutto sulla sua realizzazione professionale, sacrificando il divertimento e la vita privata. I due sembrano non avere niente in comune, la spudorata disinvoltura di Wyatt contrasta in modo plateale con la natura trattenuta di Jonathan. Quest’ultimo però si scopre sensibile alle sollecitazioni che gli lancia l’”amico”. Belle donne, ambienti eleganti, abiti alla moda, queste cose non lasciano indifferente il grigio revisore di conti, che sembra fare propri le abitudini e i privilegi di Wyatt Bose, soprattutto dopo un casuale scambio di cellulari. E’ soprattutto la “sex list” in cui il brillante avvocato è inserito ad attirare Jonathan…

Reduce da una vita sessuale non molto gratificante, si sfoga frequentando donne sconosciute che chiedono solo un soddisfacimento fisico. Puro sesso, senza complicazioni: ciascun partner ignora persino il nome del compagno occasionale e il contatto avviene con la frase rituale "sei libero stasera?".

Ben presto però il mite Jonathan smette di rispettare i patti dell’esclusiva “sex list” spinto dall’attrazione per una bionda misteriosa, quasi evanescente. Di lei conosce solamente l’iniziale del suo nome “S”, ma violando le regole della lista, la invita a cena e la spinge alla conversazione. La corteggia con un’ingenuità che manderà in pezzi la “corazza” difensiva della navigatissima donna.

Naturalmente nel film poco o niente è come sembra e il povero Jonathan è destinato ad avere amare sorprese. Ma la sua abilità matematica gli permetterà di chiarire in fretta i molti misteri e di reagire. Anche se non riuscirà mai ad essere veramente cattivo, mancanza che il suo amico/nemico gli rimprovera sin dall’inizio. “Sex list – Omicidio a tre” ha degli spunti interessanti, che però finiscono spesso su binari morti, prendete ad esempio la figura della poliziotta di colore, un personaggio anomalo a cui poteva esser riservato maggiore spazio.

Bando ai rimpianti, il film va preso per quello che è, un prodotto ben confezionato, un po’ superficiale, che difficilmente entrerà nella nostra hit dei film preferiti…

Sex list – Omicidio a tre (Usa, 2008)
Regia: Marcel Langenegger
Sceneggiatura: Mark Bomback
Musiche: Ramin Djawadi
Cast: Ewan McGregor, Hugh Jackman, Michelle Williams
Distribuzione: Mikado