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di Sara Michelucci

Cinema d’autore o cinepanettone? Questo è il dilemma. Lo è di certo per un regista come René Ferretti (interpretato da Francesco Pannofino) che vuole lavorare, ma non è disposto a piegarsi a qualsiasi volontà della produzione e, quando rifiuta di girare a rallentatore una scena del giovane Ratzinger che corre felice nei prati per glorificare la scoperta di un vaccino, viene buttato fuori dal set e inevitabilmente dal giro.

Con la barba lunga e il morale sotto i piedi, vicino alla depressione, riesce, però, a ottenere la sceneggiatura del libro di Rizzo e Stella, La Casta e tenta il grande salto: fare finalmente un film d’autore dopo tanti anni di fiction su intrighi, drammi di cuore e storie strappa lacrime in costume.

Ma il sogno dura per poco per il povero Renè. Se non ci sono i soldi e soprattutto una produzione che ti foraggia, è difficile portare avanti un film. Così alla fine il regista sarà portato ad una scelta forzata, ma che gli garantirà celebrità. Tutto a costo dei suoi ideali.

Boris Il film dipinge l’industria cinematografica come truce, fatta di compromessi, sceneggiatori “democratici”, in realtà estremamente ricchi, che giocano a tennis, facendo scrivere per loro poveri ragazzi chiusi in una stanzetta, attrici vicine alla follia o totalmente dedite al sesso pur di avere una parte, attori che si fanno di eroina, segretarie presuntuose e direttori della fotografia totalmente fanatici del proprio lavoro.

E poi il pubblico: una massa informe di personaggi volgari che ridono per qualsiasi volgarità e preferiscono il cinepanettone a tutto il resto. Quest’ultimo è il vero deus ex machina, il genere che manda avanti il baraccone del cinema italiano. Insomma una rappresentazione piuttosto triste e decisamente esagerata, nonostante certe verità siano riportate e confermate dall’andamento del botteghino.

Boris Il film, diretto da Giacomo Ciarrapico, Mattia Torre, Luca Vendruscolo, trae ispirazione dalla celebre situation comedy italiana Boris, prodotta da Wilder per Fox Italia, trasmessa dal 2007 dal canale satellitare Fox e dal 2009 anche da Cielo. Boris porta in scena il dietro le quinte di un set sul quale si sta girando la serie televisiva Gli occhi del cuore 2, una fiction italiana. Durante la terza stagione di Boris, si assiste invece al dietro le quinte dello spin-off Medical Dimension, che condivide con la precedente gran parte della troupe.

Decisamente azzeccata la scelta di attori che della fiction hanno fatto il loro cavallo di battaglia, come Pietro Sermonti, il celebre Guido di “Un medico in famiglia”, che interpreta un attore pronto a tutto pur di avere un primo piano, strizzando così l’occhio a un mondo fatto di share, ascolti e incassi, senza considerare magari la qualità. Torna la metafora del pesce rosso prigioniero della sua palla di vetro resa celebre dal romanzo, poi film, L’Eleganza del Riccio, e riecheggiano le parole di Muriel Barbery: “La gente crede di inseguire le stelle e finisce come un pesce rosso in una boccia”.

Boris Il Film (Italia 2011)

Regia: Giacomo Ciarrapico, Mattia Torre, Luca Vendruscolo
Attori: Francesco Pannofino, Pietro Sermonti, Caterina Guzzanti, Carolina Crescentini, Luca Amorosino, Valerio Aprea, Paolo Calabresi, Antonio Catania, Massimo De Lorenzo, Alberto Di Stasio, Roberta Fiorentini, Andrea Sartoretti, Alessandro Tiberi, Giorgio Tirabassi, Massimiliano Bruno, Carlo De Ruggieri, Ninni Bruschetta
Fotografia: Mauro Marchetti
Montaggio: Massimiliano Feresin
Musiche: Giuliano Taviani, Carmelo Travia
Produzione: Wildside, RaiCinema
Distribuzione: 01 Distribution