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di Sara Michelucci

Allo scoccare della Mezzanotte inizia la festa per Gil (Owen Wilson) che, al contrario di Cenerentola, comincia proprio a quell’ora a vivere la favola, nella Parigi di artisti del calibro di Pablo Picasso, Ernest Hemingway, Toulouse Lautrec, e via dicendo. Un sogno reale per Gil, che desidera diventare un grande scrittore e invece è costretto a stare al soldo delle major hollywoodiane, scrivendo sceneggiature di cui non è affatto soddisfatto, ma per le quali è pagato bene. Questo piace alla sua ragazza Inez, figlia di un imprenditore americano e di un’arredatrice, solidi repubblicani che guardano solo all’apparenza e al portafoglio e che considerano Gil uno stupido sognatore, e per di più di sinistra.

Midnight in Paris è l’ultimo lavoro di Woody Allen, che questa volta sceglie una favola per raccontare le difficoltà del suo giovane protagonista, diviso tra le sue vere passioni: vivere a Parigi, diventare uno scrittore di romanzi, camminare sotto la pioggia; e una vita monotona con una fidanzata bella, ma vuota, che non lo apprezza per quello che è, che lo tradisce con uno spocchioso amico del liceo e che per di più ha due genitori francamente odiosi.

Rimasto una notte a passeggiare in solitudine nella notte parigina, Gil scopre il mondo che vorrebbe. Gli si accosta una vecchia automobile con a bordo una comitiva di amichevoli sconosciuti che gli offrono un passaggio. Si ritrova così trasportato nella Parigi anni Venti dove incontra celebri scrittori e artisti da lui molto ammirati, come Ernest Hemingway, Francis Scott Fitzgerald in compagnia di Zelda, Gertrude Stein e Salvador Dalí, da cui riceve consigli di scrittura e di vita e una serie incredibile di altri personaggi, Pablo Picasso, Henri Matisse, T. S. Eliot, Luis Buñuel, il torero Juan Belmonte, Man Ray, Cole Porter.

Un ritorno al passato (invece che al futuro) quello che Allen sceglie per questo film sopra le righe, che però ha un lieto fine nel presente. Insomma guardare con nostalgia al passato non porta a molto. È il presente che va vissuto in pieno, inseguendo le proprie aspirazioni e conducendo la propria vita verso quello che si desidera realmente. Così Gil lascia definitivamente alle proprie spalle quel passato glorioso, ma anche un presente mortificante, e camminando sul ponte sulla Senna costruisce finalmente il proprio avvenire con una ragazza parigina conosciuta al mercato delle pulci, che ama come lui le notti parigine sotto la pioggia.

L’apertura del film ricorda molto il grande capolavoro di Allen: Manhattan, dove la città sembra essere la grande protagonista di tutto il racconto, non solo semplice scenario, ma vera musa ispiratrice che mette il registra, e lo spettatore, di fronte alla voglia di attraversarla, scoprirla e amarla.  

Midnight in Paris (Usa 2011)
regia: Woody Allen
sceneggiatura: Woody Allen
attori: Owen Wilson, Rachel McAdams, Kurt Fuller, Mimi Kennedy, Michael Sheen, Nina Arianda, Carla Bruni, Adrien Brody, Marion Cotillard, Kathy Bates, Léa Seydoux, Corey Stoll, Tom Hiddleston, Alison Pill, Gad Elmaleh, Sonia Rolland, Yves Heck, Marcial Di Fonzo Bo, David Lowe, Adrien De Van
fotografia: Darius Khondji
montaggio: Alisa Lepselter
musiche: Stephane Wrembel
produzione: Gravier Productions, Mediapro
distribuzione: Medusa