Stampa

di Sara Michelucci

Philippe Lioret torna al cinema con un film che è ancora una volta un pugno allo stomaco e al cuore. Dopo Welcome, che raccontava la storia di un giovane iracheno che attraversa l’Europa da clandestino nella speranza di raggiungere la sua ragazza in Gran Bretagna, il nuovo lavoro del regista francese, Tutti i nostri desideri, apre uno spiraglio sulle ingiustizie perpetrate dalle società che offrono investimenti ad interessi altissimi.

La protagonista è Claire, giovane magistrato di Lione che decide di cambiare le cose attraverso l’aiuto dello scaltro Stéphane, giudice esperto e disincantato, ma sensibile alla battaglia contro le derive del credito al consumo. L’idea di aprire una nuova battaglia legale scatta in Claire dopo aver incontrato in tribunale la madre di una compagna di classe della figlia, talmente soffocata dai debiti che non riesce a pagare più nulla, nemmeno l’affitto di casa.

Claire decide allora di ospitarla insieme ai sui figli nella sua casa e lei e Stéphane cercheranno di cambiare un sistema legale troppo consenziente con i grandi gruppi che offrono credito. In loro scatterà la miccia del cambiamento e lavoreranno fianco a fianco, condividendo gioie e grandi dolori.

È un cinema dei sentimenti puri, quello di Lioret, delle storie semplici, ma che allo stesso tempo lasciano il segno perché smuovono principi e creano coscienza critica di fronte a certe tematiche di grande attualità. Dal vivere da clandestini a essere logorato dalla crisi economica, le tematiche che si rincorrono nei lavori del regista francese rappresentano un vero e proprio spaccato della vita reale e non è difficile per lo spettatore l’immedesimazione.

La pellicola si ispira al romanzo Vite che non sono la mia di Emmanuel Carrère e caratterizza i personaggi in maniera articolata, soprattutto i due protagonisti, lasciando sullo sfondo gli altri. Il cinema francese si slega, in questo caso, dal classico intimismo che lo caratterizza per diventare, invece, strumento di denuncia per tematiche sociali decisamente attuali. Freccia che punta a cambiare l'opinione pubblica, mettendo in evidenza lo strumento delle lotta come qualcosa di efficace anche di fronte alla caducità della vita.
 
Tutti i nostri desideri (Francia 2012)
Regia: Philippe Lioret
Sceneggiatura: Philippe Lioret, Emmanuel Courcol
Attori: Vincent Lindon, Marie Gillain, Amandine Dewasmes, Yannick Renier, Pascale Arbillot, Isabelle Renauld, Laure Duthilleul, Emmanuel Courcol, Marc Rioufol, Eric Godon, Filip Peeters
Musiche: Flemming Nordkrog
Produzione: Fin Août Productions, Mars Distribution, France 3 Cinéma
Distribuzione: Parthénos