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di Sara Michelucci

In piena campagna elettorale arriva come un fulmine a ciel sereno il film di Roberto Andò, Viva la libertà. Il segretario del principale partito di sinistra, che da anni sta all’opposizione, Enrico Oliveri, sta attraversando una crisi profonda, con i sondaggi che annunciano la sua sconfitta alla prossima sfida elettorale. Vinto dalle polemiche, una notte Oliveri sparisce. Ovviamente tutti si chiedono che fine possa aver fatto, si fanno illazioni, pronostici, e il segretario Andrea Bottini e la moglie Anna si arrovellano sul perché della fuga e sulla possibile identità di un eventuale complice.

È proprio la moglie a evocare il fratello gemello del segretario, Giovanni Ernani, un filosofo dalla mente eccelsa, che ha sofferto di disturbi mentali e vive da solo. Non  riuscendo più a trovare le parole per comunicare con la gente, Oliveri fugge in Francia da una sua vecchia amante, mentre il gemello, riesce a pronunciare parole di verità e così è prende il posto del fratello per tentare di ridurre i danni al partito.

Tratto dal romanzo Il trono vuoto edito da Bompiani, libro scritto dallo stesso Andò e che ha ricevuto il premio Campiello, il film riesce, grazie all’utilizzo dello scambio di persona, a offrire uno spaccato della vita politica dell’Italia, con ironia e senza appesantire troppo lo spettatore con una critica seria. Ottimo il ruolo “doppio” di Toni Servillo che si mostra, ancora una volta, un attore camaleontico, capace di vestire i panni di qualsiasi personaggio e di dare un quid in più all’opera cinematografica che lo vede protagonista.

L’obiettivo è quello di far porre delle domande allo spettatore sulla classe politica che lo rappresenta, tema senza dubbio di grandissima attualità, in un Paese dove la “questione morale” cara a Berlinguer è tornata ad essere preponderante ed essenziale per la salvezza di una credibilità istituzionale. La commedia, dunque, si offre quale strumento per parlare dei politici dei giorni nostri, come ha fatto già prima Viva L’Italia, di Massimiliano Bruno, che in maniera goliardica ha voluto mettere l’accento sul dietro le quinte della politica, sul binomio bugia-verità che purtroppo spesso e volentieri contraddistingue la classe politica degli ultimi anni.

Viva la libertà (Italia 2013)
Regia: Roberto Andò
Sceneggiatura: Roberto Andò, Angelo Pasquini
Attori: Toni Servillo, Valerio Mastandrea, Valeria Bruni Tedeschi, Michela Cescon, Anna Bonaiuto, Judith Davis, Eric Trung Nguyen, Andrea Renzi, Gianrico Tedeschi, Massimo De Francovich, Renato Scarpa, Lucia Mascino, Giulia Andò
Fotografia: Maurizio Calvesi
Montaggio: Clelio Benevento
Musiche: Marco Betta
Produzione: BiBi Film, Rai Cinema
Distribuzione: 01 Distribution