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Quasi dieci minuti di applausi, quelli conquistati da Matteo Garrone a Cannes, con il nuovo film Dogman. Tornano i tratti foschi e la drammaticità della periferia che avevano caratterizzato l'Imbalsamatore, mentre scompaiono i toni da talk show tipici di Reality, per lasciare il posto a una realtà dura e spietata per chi sta al margine.

 

Marcello è un uomo piccolo e mite che divide le sue giornate tra il lavoro nel suo modesto salone di toelettatura per cani, l'amore per la figlia Sofia e un ambiguo rapporto di sudditanza con Simoncino, un ex pugile che terrorizza l'intero quartiere. Il tutto si rapporta a una periferia in bilico tra metropoli e natura selvaggia, dove l'unica legge sembra essere quella del più forte.

 

 

Una giungla metropolitana che spezza gli animi, li abbrutisce, li confina in un sottosuolo fatto di un'umanità che chiede di essere liberata, che pretende giustizia.

 

Dopo l'ennesima sopraffazione, deciso a riaffermare la propria dignità, Marcello immaginerà una vendetta dall'esito inaspettato.

 

Garrone, ancora una volta, dimostra una sensibilità spiccata e una capacità sapiente nel raccontare una favola nera, già usata ne Il Racconto dei racconti, attraverso cui catalizzare l'attenzione dello spettatore, portandolo a confrontarsi con mondi ai margini, che appaiono lontani, eppure sono così vicini.

 

Il tutto è attraversato da una strana speranza, in un'Italia che sembra averla completamente smarrita. Il film è stato selezionato in concorso ufficiale al Festivale del cinema di Cannes.

 

Dogman

Regia: Matteo Garrone

Cast: Marcello Fonte, Edoardo Pesce, Nunzia Schiano, Adamo Dionisi, Francesco Acquaroli, Alida Baldari Calabria, Gianluca Gobbi

Distributore: 01 Distribution