Stampa

Uno thriller politico che pecca su diversi fronti, quello portato sul grande schermo dal regista danese Per Fly. Giochi di potere, racconta la storia di Michael Sullivan, giovane figlio di un diplomatico ucciso quando lui era ancora un bambino e che desidera entrare nel mondo dei rapporti internazionali. Ottiene così l'incarico di coordinare il programma "Oil for Food" gestito dal sottosegretario delle Nazioni Unite, Pasha.

 

Il tutto ha sullo sfondo la guerra in Iraq che sembra un lontano ricordo, ma che in realtà è ancora viva nelle conseguenze che ha innescato. Infatti, dopo l'invasione da parte delle truppe americane del Paese, Michael si deve confrontare con una molteplicità di problemi, conoscendo inoltre sul campo un'interprete di etnia curda di cui si innamorerà.

 

La pellicola, però, resta impigliata in alcuni passaggi poco credibili e ingenui, senza riuscire a rendere la storia appassionante come il genere vorrebbe e nonostante un cast di attori capeggiato dal superbo Ben Kingsley. Anche se trae ispirazione da una storia vera, non racconta nulla di più e non va a fondo dei singoli personaggi, con un protagonista che ha decisamente poco carisma e risulta piuttosto piatto.

 

Una spy story che perde il suo valore di strumento di analisi politica e sociale e, tutto quello che resta, alla fine è una semplice quanto banale storia d'amore.

 

Giochi di potere (Danimarca, Canada, Usa)

REGIA: Per Fly

ATTORI: Theo James, Ben Kingsley, Jacqueline Bisset, Rossif Sutherland, Rachel Wilson, Brian Markinson, Belçim Bilgin, Daniela Lavender, Aidan Devine, Mishu Vellani

DISTRIBUZIONE: M2 Pictures