Georgia, gli 'agenti' dell’Occidente

di Mario Lombardo

Il parlamento georgiano ha approvato questa settimana in prima lettura una controversa legge sugli "agenti stranieri", nonostante le proteste dell'opposizione e gli avvertimenti di Bruxelles che la legislazione potrebbe mettere a rischio le ambizioni del paese di aderire all’Unione Europea. La misura, ufficialmente nota come "Legge sulla trasparenza dell'influenza straniera", ha ricevuto...
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Assange, le “non garanzie” USA

di Michele Paris

Nelle scorse settimane si erano intensificate le voci di una possibile risoluzione del caso di Julian Assange, con il presidente americano Biden che aveva anche ammesso di valutare la richiesta del governo australiano di lasciare cadere definitivamente le accuse contro il fondatore di WikiLeaks. Per il momento, il governo di Washington sembra essere però deciso a continuare la battaglia per ottenerne l’estradizione dal Regno Unito. Martedì, infatti, nell’ultimo giorno utile stabilito dall’Alta Corte di Londra, il dipartimento di Giustizia USA ha presentato ai giudici le “rassicurazioni” richieste a fine marzo circa il trattamento legale che verrà riservato ad Assange una volta giunto in territorio americano. Erano due le...
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di Tania Careddu

Capillare, camaleontica, liquida, la contraffazione si rigenera, si adatta, a volte anticipa i gusti dei consumatori ed elude i controlli. Con nuove strategie: frazionando carichi illeciti in partite di piccola quantità portate a destinazione da corrieri per lo più occasionali, spesso a seguito di passeggeri in sbarco presso porti e aeroporti; etichettando i prodotti dopo la presentazione alla dogana e spedendo confezioni e marchi successivamente; sfruttando la rete per la sua intrinseca caratteristica di sparire e rigenerarsi in tempi brevissimi.

I prodotti viaggiano in aereo, su gomma o per mare e vengono venduti per strada, nei magazzini, negli appartamenti privati, online. Varietà di qualità per ogni categoria merceologica e prezzi per ogni portafoglio, abbigliamento e accessori, soprattutto capi sportivi, borse, cinture e portafogli, sono i prodotti leadership per valore di fatturato, pari a due miliardi e duecentoquarantasette milioni di euro, il 32,5 per cento del totale.

Al secondo posto per spesa dei consumatori, secondo quanto si legge nel documento “La contraffazione: dimensioni, caratteristiche e approfondimenti” a cura del Censis, il settore dei supporti audio e video, composto per la maggior parte di CD, supporti informatici per computer e per consolle, file con segni mendaci, per un valore di spesa pari a un milione e novecentosessantacinque mila euro, in crescita dell’8,7 per cento rispetto a tre anni fa. Segue la contraffazione dei prodotti alimentari, alcol e bevande con un valore stimato di circa un miliardo di euro.

C’è poi un settore in crescita, cioè il mercato degli oggetti di alta gamma e di elevato valore, come orologi, parti di essi e gioielli. In sensibile flessione, invece, il mercato dei falsi giocattoli e dei prodotti per la cosmesi che, pur non essendo contraffatti, non rispettano le normative sulla sicurezza per la salute.

E’ nocivo per la produzione interna il mercato della contraffazione. Con la sua emersione il PIL aumenterebbe di oltre diciotto miliardi di euro, una ricchezza aggiuntiva superiore a quella derivante dall’intera industria metallurgica; e lieviterebbe anche il numero delle assunzioni: circa centomila unità di lavoro, corrispondenti a quasi il doppio di quelle generate da tutta la filiera farmaceutica.

Convogliare sul mercato legale il valore della produzione e della commercializzazione del falso significherebbe, ovviamente, produrre anche un incremento del gettito fiscale relativo alle imposte dirette sull’impresa e sul lavoro dipendente ed a quelle indirette sulla vendita.

Roma è la principale piazza di consumo del mercato del falso. Sia perché è un grande hub logistico sia perché è uno snodo di passaggio delle merci dirette verso altre regioni che esprimono una forte domanda di articoli taroccati di bassa finitura e a basso costo, provenienti principalmente dalla Cina. Campania e Sicilia, sono le principali regioni destinatarie: sia per l’alta vocazione commerciale dei territori sia per la scarsa disponibilità economica che caratterizza la popolazione residente nelle zone. La Lombardia, invece, guida il Nord, in cui la contraffazione meneghina si distingue per un’offerta dei prodotti falsi più rifiniti, a prezzi più alti e con modalità di smercio uniche in Italia.

I temporary store ne sono un esempio: situati nel centro cittadino, in appartamenti lussuosi, affittati per brevi periodi, sono vere e proprie boutique del falso, dove alle attività di vendita si affiancano iniziative promozionali supportate da cataloghi on line. Un altro è il sistema dei tour operator che si propongono ai visitatori stranieri, di origine asiatica o russa, accompagnandoli a fare acquisti di falsi delle grandi marche italiane e straniere. Walt Disney, Louis Vuitton, Rolex, Adidas, Nike, Apple, Samsung, Ray Ban, Gucci e Chanel, i brand più imitati che mai.

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