Il Campionato di Serie A arriva alla sosta per le Nazionali (qualificazioni Mondiali 2026) e dopo 180 minuti si può tracciare un piccolo bilancio.
L’analisi di questa giornata parte dall’Inter. La squadra di Chivu aveva iniziato la stagione vincendo e convincendo contro il Torino, ma una settimana dopo cade inaspettatamente a San Siro contro l’Udinese. Sia chiaro, non è un campanello d’allarme nè si possono fare bilanci dopo appena 180 minuti.
Ma riflessioni vanno fatte e le domande sono molteplici. La più banale e quella con risposta più difficile ad oggi è, qual è la vera Inter? Quella che asfalta il Torino o quella impacciata e impaurita messa sotto dalla fisicità dell’Udinese? Ma soprattutto: è stato giusto in fase di mercato, mantenere il 90% della rosa scottata dalle delusioni dello scorso anno? Potrà Chivu riuscire nel compito di non far rimpiangere Inzaghi? Il tempo ci dirà.
Come controaltare, una squadra che aveva deluso all’esordio e che ieri ha fatto gioire i 40.000 dell’Olimpico è la Lazio di Maurizio Sarri. Messa sotto dalla tecnica e dal palleggio del Como di Fabregas all’esordio, affamata desiderosa di riscatto e a tratti bella da vedere ieri col malcapitato Verona, sconfitto 4 0 e impotente davanti alle trame sempre più Sarriane dei capitolini. Chissà che il blocco del mercato, l’aver mantenuto inalterata la rosa capace di sfiorare le semifinali d’Europa League e il giocare una volta a settimana, non possa diventare alleato di una squadra che parte con poche aspettative.
Discorso simile per il Milan di Allegri, che pur senza rubare l’occhio per trame di gioco, seguendo le linee guide del suo allenatore, diventa pratica e spietata e centra la sua prima vittoria dopo l’inaspettato stop casalingo con la Cremonese e si regala la mezzala francese Adrien Rabiot, un ruolo che forse mancava nello scacchiere rossonero.
Vittorie simili nel punteggio e nella prestazione per Napoli e Juventus, che insieme alla Roma di Gasperini e alla sorpresa Cremonese sono le squadre a punteggio pieno. Mentre i Campioni d’Italia hanno avuto bisogno di un assolo di Anguissa allo scadere per prevalere su un coriaceo Cagliari, la Juve s’affida all’usato sicuro che risponde al nome di Dusan Vlahovic. Il talento serbo si ritrova in questa pazza estate da quasi esiliato ad assoluto protagonista dell’avvio bianconero.