La generosità disinteressata degli Stati Uniti nei confronti degli alleati europei ha avuto occasione di manifestarsi nuovamente questa settimana dopo che, grazie a un’iniziativa bipartisan del Senato di Washington, è stata depositata una proposta di legge per rafforzare la sicurezza energetica del vecchio continente. Il “European Energy Security and Diversification Act” è stato scritto e presentato mercoledì dal senatore democratico Chris Murphy e da quello repubblicano Ron Johnson.

 

In un comunicato diffuso alla stampa, i due politici si sono scagliati contro “l’influenza maligna” sul mercato energetico europeo della Russia, vero obiettivo del neonato provvedimento. Il linguaggio usato dai due senatori nasconde a malapena il loro ruolo di promotori, da un lato, degli interessi dell’industria energetica americana e, dall’altro, di quelli strategici della classe dirigente americana.

 

 

Questo intervento legislativo servirebbe così a contrastare un paese - la Russia - che “utilizza il suo dominio del mercato energetico, assieme alla corruzione e alla propaganda, per indebolire le istituzioni occidentali e installare governi docili che non vogliono o non possono contrastare il governo di Mosca e il suo presidente, Vladimir Putin”.

 

Per questa ragione, il “European Energy Security and Diversification Act intende stanziare un miliardo di dollari per progetti energetici in Europa che, affiancati a un crescente appoggio diplomatico e tecnico, aiuteranno a diversificare le forniture energetiche europee e a ridurre l’influenza della Russia nella regione”.

 

Proprio mentre Murphy e Johnson censurano gli sforzi di Putin per guadagnare terreno in Europa, i due senatori stanno essi stessi promuovendo una più che dubbia manovra per influenzare le politiche della sicurezza europea, in questo caso sul fronte energetico. La legge che verrà discussa al Congresso servirà così a spezzare le catene che tengono legata l’Europa al Cremlino e, solo incidentalmente, sembrano assicurare i due firmatari del provvedimento, contribuirà a “creare posti di lavoro negli Stati Uniti”.

 

Quest’ultimo aspetto non ha tanto a che vedere con i benefici che ne potrebbero derivare per i lavoratori americani, quanto con i profitti delle compagnie energetiche USA, bisognose di trovare nuovi mercati al gas estratto sul suolo domestico.

 

La campagna del governo americano a favore dei giganti dell’energia è d’altra parte in atto da tempo e solo nelle ultime settimane sono intervenuti vari esponenti dell’amministrazione Trump per sottolineare l’importanza degli incentivi alle esportazioni di gas naturale verso l’Europa.

 

Lo scorso 18 settembre, il segretario per l’Energia americano, Rick Perry, aveva sfruttato un summit tra alcuni paesi dell’ex blocco sovietico e l’Austria a Bucarest per invocare ancora una volta la riduzione della dipendenza europea dal gas russo. Collegando direttamente la questione del gas alla rivalità con Mosca, l’ex governatore del Texas aveva affermato che “la sicurezza energetica equivale alla sicurezza nazionale”.

 

Anche i due senatori americani hanno fatto riferimento allo scontro tra USA e Russia. “Abbiamo legittimamente investito miliardi di dollari per rafforzare le difese militari in Europa orientale”, ufficialmente per fronteggiare una fantomatica minaccia russa, “ma non dobbiamo dimenticare le implicazioni ugualmente pericolose del dominio energetico russo” sul vecchio continente, hanno aggiunto i due membri del Congresso. Da questo presunto potere, insomma, deriverebbe il fatto che “a Vladimir Putin è concessa qualsiasi cosa” o quasi in Europa.

 

L’inquietudine crescente degli Stati Uniti in questo ambito è dovuta anche al fatto che il transito di gas dalla Russia ai paesi UE è in continuo aumento. Ai dati della commissione europea, che mostravano un incremento del 6% annuo delle importazioni di gas russo nel terzo quadrimestre del 2017, aveva fatto riferimento l’assistente al segretario per l’Energia USA, Steven Winberg, in un’audizione al Senato a metà settembre sul ruolo del gas naturale liquefatto americano nel “rispondere alle esigenze energetiche europee”.

 

Winberg lamentava tra l’altro la mancanza di infrastrutture in territorio europeo per la rigassificazione del gas americano. Carenza che contribuisce a spiegare la scarsa convenienza per l’Europa nel rifornirsi di gas dall’altra parte dell’Atlantico. A ciò dovrebbe teoricamente far fronte proprio la legge presentata in questi giorni al Senato di Washington, autorizzando alcune agenzie governative a sostenere gli investimenti privati in progetti energetici europei dal 2019 al 2023.

 

In definitiva, dietro all’insistenza americana sulla sicurezza energetica europea ci sono calcoli economici e strategici, largamente in funzione anti-russa. Anzi, come accennato in precedenza, un eventuale riorientamento energetico europeo verso il gas naturale liquefatto estratto negli Stati Uniti rappresenterebbe una scelta tutt’altro che conveniente per l’Europa. Ciò conferma come la presunta “dipendenza” europea dal gas russo non sia in sostanza altro che una scelta logica e razionale allo stato attuale del mercato energetico internazionale.

 

Da parte americana continueranno comunque e, anzi, si intensificheranno gli sforzi per modificare gli equilibri in ambito energetico in Europa, con iniziative varie e allarmi catastrofici circa la minaccia russa. L’obiettivo principale delle denunce di Washington rimane per il momento il gasdotto “Nord Stream 2” in fase di costruzione, il quale, una volta ultimato, raddoppierà le forniture di gas che già transitano dalla Russia verso la Germania attraverso il Mar Baltico.

Pin It

Altrenotizie.org - testata giornalistica registrata presso il Tribunale civile di Roma. Autorizzazione n.476 del 13/12/2006.
Direttore responsabile: Fabrizio Casari - f.casari@altrenotizie.org
Web Master Alessandro Iacuelli
Progetto e realizzazione testata Sergio Carravetta - chef@lagrille.net
Tutti gli articoli sono sotto licenza Creative Commons, pertanto posso essere riportati a condizione di citare l'autore e la fonte.
Privacy Policy | Cookie Policy