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È possibile che il gravissimo incidente del crollo del ponte di Genova diventi occasione per una accelerazione del dialogo tra Partito Democratico e Movimento 5 Stelle. O, come antipasto, con una parte del Movimento 5 Stelle?

 

Infatti alla Festa dell'Unità che si terrà quest'anno a Ravenna, il prossimo 24 agosto, ci sarà, tra gli ospiti d'onore, Roberto Fico. Ufficialmente è stato invitato nella sua augusta qualità istituzionale di Presidente della Camera dei Deputati, ma è chiaro sia il significato dell'invito, sia quello della sua accettazione. Il primo dei due significati lo ha sottolineato il segretario del PD, Martina, annunciando il "passaggio dall'opposizione all'alternativa".

 

Fuori dal politichese, indica che è finita la fase quasi "aventiniana" del Partito Democratico, che durava dalla tremenda batosta subita nell'elezione del 4 marzo e dalla posizione assunta subito dopo da Matteo Renzi - che era e resta il padrone del PD attuale - : opposizione senza se e senza ma al governo Lega-5 Stelle. Ma cinque mesi sono passati e, in pratica, il PD è rimasto fermo a rimuginare sulle cause della sconfitta e sulle possibili vie di rimonta verso il potere.

 

Il Governo in carica non ha mostrato grandi illuminazioni, ma non è crollato sotto il peso delle profonde differenze che lo dividono. E, dunque, in attesa che qualche cosa accada, magari dall'esterno, che metta a dura prova la tenuta dell'esecutivo (ad esempio un rating negativo delle agenzie internazionali che controllano lo stato del debito pubblico italiano), il vertice, seppure "dimezzato" del PD sta sondando il terreno per verificare se sia possibile utilizzare subito le visibili crepe dentro la coalizione di governo.

 

Roberto Fico ha dato segni, per conto proprio, di muoversi lasciando aperto il dialogo con il Partito Democratico. Lo ha fatto polemizzando apertamente con il capo della Lega, Matteo Salvini in tema di immigrazione. E lo ha fatto in parallelo con inequivocabili dichiarazioni critiche provenienti dal Colle. Lo si è percepito tanto nettamente che qualcuno si è già spinto a parlare di un "partito mattarelliano", ovvero di un qualche centro di aggregazione politica che potrebbe attirare, oltre al PD in blocco, a Liberi e Uguali, anche una parte del gruppo parlamentare del M5S.

 

Ma la tragedia di Genova sembra, al contrario, mostrare segni di rafformzamento della coalizione. La triade Salvini-Di Maio-Toninelli (quest'ultimo ministro dei trasporti) si è mossa in sintonia andando all'attacco della Società Autostrade e annunciando l'avvio delle procedure per il ritiro della concessione. I grandi organi d'informazione si stanno schierando contro questa eventualità, che tuttavia avrebbe sicuramente un grande consenso popolare. Anche perché potrebbe condurre ad altre decisioni governative anti-privatizzazioni.

 

È comunque evidente che il Governo sarà sottoposto a una serie di fortissime pressioni, con particolare riguardo sui temi delle cosiddette "risorse" disponibili per effettuare i cambiamenti annunciati: la flat tax (molto impopolare) e il reddito di cittadinanza (popolare ma ancora non chiaro). E il provveddimento annunciato contro le cosiddette "pensioni d'oro", divide il paese. C'è chi scommette che uno show down sia imminente.

 

fonte: it.sputniknews.com