A cinque giornate dalla fine del campionato, con la vittoria per due reti a una contro il Milan, l’Internazionale è diventata Campione d’Italia 2023-2024 e aggiunge quindi un altro trofeo alla Supercoppa italiana vinta a Gennaio. Il sesto derby consecutivo perso assegna al Milan il mesto avvio verso la fine di una stagione persa mentre vede l’Inter protagonista del delitto perfetto: campioni in casa dei rivali cittadini, cucendosi la seconda stella con chi non riesce ancora a vederla. La seconda stella del 20° scudetto, infatti, viene raggiunta vincendo  in casa di chi è fermo a 19 e chiude un campionato perfetto, quello a tinte nerazzurre. E chissà che hanno pensato i tifosi milanisti nel vedere nella sera dello sudetto interista il gol di un ex come Acerbi e il trionfo di un altro ex, Hakan Chalanoglu, dal Milan cacciato in malo modo e approdato all'Inter dove è diventato regista tra i primi 3 d'Europa.

Cinque pareggi e mezzo su sette partite e mezzo giocate finora nella trentaduesima giornata di campionato. L’ultimo è arrivato domenica sera con il 2-2 fra l’Inter, evidentemente priva di stimoli, e il Cagliari. A San Siro il gol di Thuram e il rigore di Calhanoglu lanciano i nerazzurri prima dei pareggi di Shomurodov e Viola, il secondo dei quali è visibilmente viziato da un fallo di mani dell'attaccante sardo, a smentire la cosiddetta "Marotta League", ma il Cagliari ha esibito organizzazione di gioco e tecnica di ottimo livello, che rende incredibile la sua posizione in classifica. Lunedì 22 aprile il match point scudetto nel derby per i nerazzurri, che sembrano comnunque, nelle ultime partite, accusare una inevitabile stanchezza.

Nella lotta per entrare in Champions League, arriva il primo vero passo falso del Bologna, che sul campo del Frosinone non va oltre lo 0-0. Tanto equilibrio, e Ndoye colpisce il legno alto negli ultimi secondi. I padroni di casa restano terz'ultimi, mentre i rossoblù salgono a 58 punti, scivolando di nuovo a -4 dalla Juventus.
Nel posticipo domenicale, i bianconeri tornano alla vittoria battendo 1-0 in casa la Fiorentina. Decisivo il gol di Gatti al 21'. Nella ripresa la Signora manca più volte il raddoppio, poi Szczesny decisivo su Nico Gonzalez. Per Allegri tre punti fondamentali in chiave Champions.
Bene anche la Roma, che torna a vincere un derby dopo due anni di digiuno. Partita nervosa, violenta dentro e fuori dal campo, decisa da un colpo di testa di Mancini su cross di Dybala. Il risultato potrebbe valere una buona fetta di conferma contrattuale per De Rossi, mentre in casa Lazio certifica il definitivo naufragio della stagione.
Pur con una partita in meno, l’Atalanta scivola a -5 dai giallorossi, tornando clamorosamente battuta dalla trasferta a Cagliari. La squadra del Gasperini va in vantaggio con Scamacca in avvio di gara, ma prima dell'intervallo arriva il pari di Augello. Nel finale, assist di Luvumbo e colpo di testa di Viola. Per i sardi sono punti decisivi nella corsa salvezza.
La Dea si ritrova ora con sole due lunghezze di vantaggio sul Napoli, vittorioso per 4-2 sul campo del Monza. I campani vanno sotto (gol di Djuric al 9'), ma poi nel secondo tempo ne fanno tre con Osimhen, Politano e Zielinski (55', 57', 61'). Colpani riapre la gara, ma alla fine Raspadori affossa la squadra di Palladino.
Grande occasione persa dal Torino, che avrebbe potuto scavalcare la Lazio, ma perde 3-2 in casa dell’Empoli. Apre le marcature Cambiaghi, pareggia Zapata, poi Cancellieri firma il vantaggio al 74'. Nei minuti finali succede di tutto: Zapata pareggia al 91', ma poi arriva la beffa firmata da Niang.Nella parte destra della classifica, successo in trasferta del Genoa a Verona. Hellas avanti con Bonazzoli, ma il risultato viene ribaltato dalle reti di Ekuban e di Gudmundsson. Annullato il pari di Swiderski per un fuorigioco millimetrico.
Infine, l’harakiri del Sassuolo, che sembra determinato a finire in Serie B. Avanti 2-0 grazie alle reti di Laurienté e Bajrami nel primo tempo, i neroverdi si fanno rimontare dai granata, a segno con Candreva su rigore in avvio di ripresa e Maggiore nel recupero, su azione viziata da un presunto fallo su Defrel.

A inizio anno parlavamo della Juventus come avversaria dell’Inter per lo scudetto. Da allora, qualcosa si è decisamente rotto: una sola vittoria nelle ultime 9 giornate, ottenuta al 95esimo in casa contro il Frosinone, e un ruolino di marcia da zona retrocessione. I bianconeri hanno dovuto salutare il secondo posto, e ora si vedono insidiare in classifica perfino dal Bologna, arrivato a soli due punti di distanza.
L’ultimo disastro bianconero va in scena all’Olimpico contro la Lazio. Più che giocare male, la Juve semplicemente non gioca: sembra che nessuno ne abbia voglia e che tutti – a cominciare dall’allenatore – siano lì solo per lo stipendio. Il gol biancoceleste arriva all’ultimo pallone giocabile della partita, ma il risultato è giusto. Tudor non ha portato ai laziali la qualità che alla rosa manca, ma perlomeno sul campo si è vista un po’ d’intensità.
In cima alla classifica, l’Inter continua il suo noioso assolo battendo 2-0 l’Empoli: il mancino di Dimarco apre le marcature, poi Sanchez chiude la partita.
Il Milan consolida ulteriormente il secondo posto (+6 sulla Juve) vincendo 2-1 su un campo difficile come quello di Firenze: rete di Loftus-Cheek, pareggio di Duncan, poi Leao regala i tre punti al Diavolo e Maignan si supera su Belotti e Mandragora.
Quarta vittoria nelle ultime cinque partite per il Bologna, che non conosce cali di rendimento: in casa contro la Salernitana gli emiliani non si fanno sorprendere e passano 3-0. Due tiri imprendibili di Orsolini e Saelemaekers e il gol bellissimo di Lykogiannis nel finale firmano un successo mai in discussione. Per i campani la retrocessione è ormai solo una questione di tempo.
La Roma, invece, pareggia 0-0 sul campo del Lecce e scivola così a -5 dal Bologna. I giallorossi devono guardarsi anche dall’Atalanta, a soli due punti di distanza dopo il clamoroso 3-0 rifilato al Napoli sul prato del Maradona. A segno Miranchuk, Scamacca e Koopmeiners. I campioni d’Italia, pesantemente contestati, scivolano addirittura a -12 dalla zona Champions.
Un solo punto sotto gli azzurri c’è il Torino, che in casa contro il Monza vince la seconda partita consecutiva. Gara condizionata dall’espulsione di Pessina dopo 3 minuti: il gol decisivo arriva al minuto 69 con un rigore trasformato da Sanabria.
Nella parte bassa della classifica, una serie di pareggi che lasciano la situazione immutata. Genoa-Frosinone finisce 1-1 (a Gudmundsson risponde Reinier), stesso risultato di Cagliari-Verona (Sulemana replica al tacco volante di Bonazzoli) e di Sassuolo-Udinese (a segno Defrel e Thauvin). In campo regna soprattutto la paura di perdere.

L’Inter rallenta, ma ormai gioca un campionato a parte; il Milan consolida il secondo posto; la Juventus scivola sempre più giù, al punto che – in assenza di un cambio di passo – presto potrebbe ritrovarsi insidiata dal Bologna dei Miracoli di Thiago Motta. Queste le tre morali della 29esima giornata di campionato.
L’Inter si fa raggiungere sull1-1 dal Napoli, con Juan Jesus che risponde a Darmian. Ora i cugini rossoneri sono a “soli” 14 punti di distanza: per fingere che la corsa scudetto sia davvero aperta serve un gigantesco sforzo di fantasia.
Intanto, però, il Milan fa la sua parte vincendo 3-1 in casa del Verona. Prova di sostanza e personalità per i rossoneri, che meritano la vittoria e allungano a +3 sulla Juve (fermata sul pari a reti bianche dal Genoa). A segno Hernandez, Pulisic, Noslin e Chukwueze.
Vince all’ultimo respiro anche il Bologna (1-0 a Empoli: gol partita di Fabbian al quarto minuto di recupero). Malgrado l’assenza di Zirkzee, quindi, la squadra emiliana rimane quarta in classifica.
Vince di misura anche la Roma, che resta a -3 proprio dal Bologna. I giallorossi si impongono all’Olimpico contro il Sassuolo grazie a una rete del redivivo Pellegrini.
Anche i cugini della Lazio tornano a esultare dopo tre sconfitte consecutive. A Frosinone è la doppietta di Castellanos a fissare il risultato sul 2-3 per gli ospiti: quanto al resto, l’addio di Sarri e l’avvento di Tudor non sembrano esaltare l’ambiente.
I biancocelesti conservano un punto di vantaggio sul Monza, vittorioso per 1-0 in casa contro il Cagliari. Una splendida punizione di Daniel Maldini decide la sfida e porta i brianzoli a un punto dalla Fiorentina. Sardi imprecisi, sempre invischiati nella zona pericolosa.
Tiene il passo anche il Torino, che torna con tre punti dalla trasferta di Udine. Finisce 2-0 con le reti di Zapata e Vlasic.
Chiude il quadro della giornata il successo del Lecce sulla Salernitana, l’ennesimo per 1-0 di questa giornata: autogol di Gyomber, poi Falcone para tutto.


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