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Dopo due giornate di Serie A ci sono solo tre squadre a punteggio pieno: Juve, Inter e Torino. La Signora deve ringraziare la buona sorte, perché senza l’autogol di Koulibaly al 92esimo avrebbe due punti in meno. “Meglio avere fortuna che talento”, dicevano i personaggi di Woody Allen in Match Point: ai bianconeri non sembra mancare nessuno dei due fattori, ma certo la rimonta del Napoli da 3-0 a 3-3 in meno di mezz’ora lascia qualche perplessità sulla tenuta psicologica e difensiva degli uomini di Sari. Tanto più che per questa stagione i campioni d’Italia dovranno anche fare a meno di capitan Chiellini, che si è rotto i legamenti, mentre De Ligt al momento sembra il gemello assonnato del centrale strapagato all’Ajax.

Non brilla nemmeno l’Inter, che passa 2-1 sul campo del Cagliari con una partita concreta, ma tutt’altro che spettacolare. Dopo aver chiuso la prima frazione in vantaggio per 1-0 grazie a un colpo di testa di Lautaro, i nerazzurri si fanno raggiungere nella ripresa dai padroni di casa, per poi ritrovare il vantaggio grazie a un rigore procurato da Sensi con una ruleta geniale e trasformato senza esitazioni da Lukaku (due gol in due partite). Il risultato c’è, ma per “la dinamite” chiesta da Conte ci sono ancora dei meccanismi da oliare.

La terza capolista, dicevamo, è il Torino, vittorioso per 3-2 sul campo difficile dell’Atalanta. I granata passano in vantaggio con Bonifazi, poi vengono raggiunti e superati dai bergamaschi con una doppietta di Zapata. Dopo di che arriva il controsorpasso del Toto firmato da Berenguer e Izzo.

Fra le squadre a 4 punti, quella con più rimpianti è senz’altro la Lazio, che avrebbe meritato la vittoria contro la Roma ma non riesce andare oltre l’1-1. I giallorossi passano in vantaggio con un rigore trasformato da Kolorav al 17esimo e vengono raggiunti nella ripresa da Luis Alberto. In mezzo, è il festival di pali: la Lazio ne prende addirittura 4, contro i due della Roma. Per i biancocelesti, che sprecano anche tante altre occasioni limpide, a referto anche un gol annullato. Le statistiche finali dicono 21 tiri a 7 per la squadra di Inzaghi.

A quota 4 ci sono anche Genoa, Bologna e Verona. I liguri passano in casa 2-1 sulla Fiorentina (in rete Zapata Kouame e Pulgar su rigore), mentre gli uomini di Mihajlovic vincono di misura in casa contro la Spal (gol di Soriano al 93esimo). Colpaccio fuori casa dei veneti, che tornano con tre punti dalla trasferta di Lecce: decide l’incontro Pessina a nove minuti dalla fine.

Sale a tre punti il Sassuolo, che travolge la Sampdoria con un Berardi in grande spolvero, capace di mettere a segno una tripletta nel giro di un quarto d’ora. Di Traoré e Quagliarella le altre firme sul 4-1 finale. La squadra di Di Francesco, oltre ad avere 0 punti in classifica come Fiorentina, Spal, Cagliari e Lecce, è anche l’unica ad aver incassato ben sette reti in sole due partite.

Vittoria corsara per il Parma, che a sorpresa batte 3-1 l’Udinese al Friuli. Dopo il gol iniziale dei padroni di casa con Lasagna, i gialloblu ribaltano il risultato con Gervinho, Gagliolo e Inglese.

Chiude il quadro della giornata la vittoria di sabato del Milan contro il Brescia: decide la rete al 12esimo di Çalhanoğlu.