La Lazio batte 3-1 la Juventus per la seconda volta in due settimane e vince a Riyadh la quinta Supercoppa italiana della sua storia (la terza contro i bianconeri, dopo quelle del 1998 e del 2017). Dopo la rete in apertura di Luis Alberto e il pareggio al termine della prima frazione di Dybala, l’incontro è stato deciso nel secondo tempo dalle reti di Lulic (già eroe della Coppa Italia 2013 vinta in finale contro la Roma) e Cataldi, che corona la festa con una punizione-gioiello al 94esimo.

A fare la differenza in terra araba è stato ancora una volta il centrocampo biancoceleste, che con Milinkovic, Lucas Leiva e Luis Alberto a dare ritmo e sostanza ha sapute tenere a freno i bianconeri nella prima parte della gara, per poi dare l’accelerata decisiva nella ripresa. Anche i rincalzi – Cataldi e Parolo – sono riusciti a tenere alta l’intensità.    

“Abbiamo fatto qualcosa di magico: battere due volte la Juventus nel giro di pochi giorni è davvero incredibile – il commento di Simone Inzaghi ai microfoni di Raisport – Una vittoria meritata di un gruppo che ha sempre creduto in quello che sta facendo. Io adoro questi ragazzi. Scudetto? Dobbiamo lavorare per goderci serate come queste, che sono frutto del lavoro di squadra. Dedico questa vittoria a tutte le persone che sono state sempre con me, anche in quei momenti in cui c'era il gioco ma non arrivavano i successi: so chi c'è stato e chi no”.

Dall’altra parte della barricata, Sarri ha dato il suo contributo con un paio di scelte a dir poco discutibili. Il tridente Higuaìn-Ronaldo-Dybala, per quanto suggestivo agli occhi dei tifosi, non era davvero consigliabile contro la formazione di Inzaghi, perché ha indebolito la linea mediana proprio contro uno dei centrocampi più forti d’Italia. Ancora più incomprensibile – a meno d’infortuni non comunicati – la scelta di schierare in difesa Demiral al posto del costosissimo De Ligt.

“Dispiace aver perso un trofeo, ma abbiamo altri cinque mesi da giocare – ha detto al termine dell’incontro il tecnico bianconero – Non vedo come questa sconfitta possa influire sulla nostra stagione. Siamo stati in partita, la sensazione è che siamo arrivati in deficit di energie fisiche e mentali. Può succedere all'ottava gara di questo ciclo. Abbiamo sfiorato il pareggio: il 3-1 al 93esimo lascia il tempo che trova. Ieri in allenamento ho visto brillantezza, ma evidentemente era una sensazione sbagliata. Questo ci ha indotto a cambiare pochi giocatori. Il calendario era questo e dovevamo essere noi bravi a superare questa difficoltà. Abbiamo perso non per stanchezza, ma per mancanza di brillantezza”.

Rimane il fatto che fin qui, in questa stagione, la Juventus ha perso soltanto due partite. Tutte e due con la Lazio. È un po’ la storia di Davide e Golia, considerando che tutta la società guidata da Claudio Lotito vale meno di un terzo di un solo fatturato annuo della Signora.

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