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Il Napoli risorge. In cinque giorni la squadra di Gattuso, reduce da quattro sconfitte consecutive al San Paolo, batte prima la Lazio in Coppa Italia, poi addirittura la Juventus in Campionato. Il successo per 2-1 sui bianconeri porta la firma del rinato insigne, che prima propizia la rete di Zielinski con un tiro in porta che il polacco deve solo spingere in rete dopo la parata di Szczęsny, poi segna il secondo gol con un gran tiro al volo. La rete di Ronaldo in chiusura è tardiva e non basta a riscattare una brutta prestazione della capolista.

 

La Signora perde così la possibilità di allungare sull’Inter, e anzi perde un punto. I nerazzurri sono ora a -3, ma rimangono comunque furibondi. Contro il Cagliari, la squadra di Conte porta a casa il terzo pareggio di fila, ma protesta con forza per la direzione di gara di Manganiello. I nerazzurri accusano l’arbitro di aver fischiato a senso unico, privandoli di una serie di punizioni che potevano rivelarsi importanti. A farne le spese più degli altri è l’autore del gol interista, Lautaro, che nel finale s’infuria facendosi espellere. Ad aggravare la beffa c’è il fatto che il pareggio sardo porta la firma di Nainggolan, l’ex col dente avvelenato. Conte è talmente furente che non si presenta alla conferenza stampa post-partita.

Altro pareggio nel derby della Capitale. All’Olimpico finisce 1-1, come all’andata: ma se a settembre era stata la Lazio a dominare, stavolta la vittoria è sfuggita di mano alla Roma, padrona del campo per buona parte della gara malgrado le molte assenze. A caratterizzare il derby due papere dei portieri: prima l’uscita a farfalle di Strakosha che spiana la strada a Dzeko, poi l’ancor più clamoroso pugnetto al Pallone con cui Pau Lopez offre ad Acerbi la palla del pareggio.  

A -1 dalla Roma c’è l’Atalanta, reduce da una vittoria spietata contro il Torino. Davanti ai propri tifosi, i granata vengono demoliti addirittura per 7-0. Protagonista dell’incontro è sicuramente Ilicic, autore di una tripletta, ma soprattutto di un gol geniale da centrocampo. Gli altri gol portano le firme di Gosens, Zapata e Muriel (doppietta). Senza contare che Sirigu di parate ne ha fatte: la Dea, insomma, ha rischiato di arrivare in doppia cifra con i gol. Izzo espulso nel finale.

Bene anche Milan e Parma, che agganciano il Cagliari a 31 punti, in sesta posizione (zona Europa League). I rossoneri vincono 1-0 in trasferta sul campo del Brescia: decisivo ancora una volta Rebic, che entra e segna. Il migliore in campo per la squadra di Pioli è però Donnarumma, autore di parate che annullano l’attacco di un ottimo Brescia. Ibrahimovic sbaglia molto ma si rende comunque utile alla squadra con la solita dose di lotta.

Più facile la vittoria del Parma, che supera 2-0 in casa l’Udinese con le reti di Gagliolo e Kulusevski.

Continua a viaggiare con passo europeo anche il Verona, che sul prato di casa supera il Lecce con un agevole 3-0, trovando così il terzo successo nelle ultime quattro partite. In gol Dawidowicz, Pessina e Pazzini (su rigore). Pugliesi mai in partita: espulso Dell’Orco e brutto infortunio per Tachtsidis, che esce dal campo in lacrime.

A -2 dal Verona c’è il Bologna, vittorioso sabato per 3-1 sul campo della Spal. I ferraresi passano in vantaggio con un rigore trasformato da Petagna, ma poi l'autogol di Vicari e le reti di Barrow e Poli ribaltano il risultato. Gli emiliani agganciano così il Torino a quota 27, mentre la squadra di Semplici rimane in zona retrocessione.

Chiudono il quadro della giornata due pareggi per 0-0: quello fra Fiorentina e Genoa (Dragowski para un rigore a Criscito e poi fa almeno altri tre miracoli) e quello fra Sampdoria e Sassuolo (la squadra di Ranieri gioca in superiorità numerica per 65 minuti dopo l’espulsione di Peluso, ma non sfrutta l’occasione).