Una partita in meno e otto punti di vantaggio sulla seconda. Ormai, fra l’Inter e lo scudetto sembrano non esserci più ostacoli. Con la vittoria di misura in casa del Bologna (gol partita di Lukaku al 31esimo), i nerazzurri si sono cuciti sul petto due strisce e mezzo del tricolore. Anche perché, nel frattempo, le concorrenti continuano ad arrancare.

Milan e Juventus rimediano altri due pareggi a sorpresa. Nella prima partita del sabato, i rossoneri si fanno sorprendere in casa dalla Sampdoria, che sfiora addirittura l’impresa. I blucerchiati, infatti, passano in vantaggio con l’ennesima prodezza di Quagliarella, che beffa Donnarumma con un pallonetto dalla distanza sfruttando un retropassaggio sbagliato dalla retroguardia milanista. Nel finale la squadra di Pioli - in superiorità numerica per l’espulsione di Silva - trova il pareggio con Hauge e all’ultimo respiro colpisce l’incrocio con Kessié.

La Juve invece esce con un pari deludente (ma in rimonta) dal derby contro il Torino. Dopo la rete iniziale di Chiesa, i granata trovano prima il pari poi il vantaggio con Sanabria, ma vengono ripresi alle ultime battute dalla Signora con Cristiano Ronaldo. La panchina di Pirlo scricchiola sempre di più, anche perché ormai è in discussione anche il piazzamento Champions: i bianconeri si ritrovano al quarto posto, scavalcati dall’Atalanta e a braccetto con il Napoli.

La squadra di Gasperini agguanta il terzo posto e si porta a -2 dal Milan vincendo 3-2 in casa contro l’Udinese. I mattatori di giornata sono Muriel e Zapata. Gotti tiene aperta la gara con Pereyra e Stryger Larsen, ma non basta.

Il Napoli, dicevamo, aggancia la Juve grazie a una rocambolesca vittoria per 4-3 al Diego Armando Maradona contro il Crotone. Insigne e Osimhen dopo 22 minuti portano i padroni di casa sul 2-0, quindi Simy e una punizione di Mertens fissano il risultato sul 3-1 a fine primo tempo. Nella ripresa, ancora Simy e Messias firmano il pari, ma alla fine Di Lorenzo fa gioire Gattuso.

La Lazio, all’Olimpico contro lo Spezia, vince la terza partita consecutiva in Campionato malgrado il digiuno prolungato di Immobile. A inizio ripresa i biancocelesti passano in vantaggio con Lazzari, poi i liguri pareggiano con una rovesciata sotto l’incrocio di Verdi. A pochi minuti dalla fine, però, Caicedo decide la gara trasformando un rigore concesso per un fallo di mano in area. Dei 28 gol segnati dall’ecuadoriano in Serie A, otto sono arrivati dopo l’83esimo minuto. Nel recupero, espulsi Lazzari e Correa.

La squadra di Inzaghi supera di un punto in classifica la Roma, che dopo due sconfitte consecutive non va oltre il pareggio sul campo del Sassuolo (2-2). I giallorossi segnano con Pellegrini su rigore, poi Traore segna l’1-1. Bruno Peres firma il nuovo vantaggio dei capitolini, ma all’85esimo arriva il definitivo pareggio di Raspadori.

A metà classifica, il Sassuolo viene così scavalcato di una lunghezza dal Verona, vittorioso per 2-0 in casa del Cagliari. Chiudono il quadro della giornata altri due pareggi: 1-1 fra Genoa e Fiorentina e 2-2 fra Benevento e Parma.

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