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Da Antonio Conte ad Antonio Conte. L’uomo che 10 anni fa aveva iniziato il ciclo da 9 scudetti consecutivi della Juventus ieri vi ha posto fine da allenatore dell’Inter. Lo ha fatto con un gioco coriaceo, non bello ma efficace, trascinato in attacco da Big Rom Lukaku e sigillato da una difesa di ferro che ha permesso ai nerazzurri di vincere tantissime partite per 1-0.

A consegnare il trionfo matematico all’Inter (vittoriosa per 2-0 sabato sul Crotone), è il passo falso dell’Atalanta, che sul campo del Sassuolo rimane in 10 per l’espulsione di Gollini, va comunque in vantaggio con Gosens, ma nel secondo tempo viene raggiunta sul pari dai neroverdi con un rigore trasformato da Berardi. Nel finale, Muriel sbaglia anche un rigore.

 

La Dea viene così raggiunta in seconda posizione a quota 69 dalla Juventus e dal Milan. La Signora vince in extremis e fra le polemiche in casa dell’Udinese. Sorpresa dopo 10 minuti da una punizione battuta a sorpresa dai padroni di casa, la squadra di Pirlo si salva con una doppietta di Cristiano a Ronaldo, che si sblocca dopo un insolito digiuno di tre giornate. Il portoghese pareggia su rigore all’83esimo e consegna i tre punti ai bianconeri con un colpo di testa vincente al 90esimo.

Successo anche per il Milan, che in uno degli anticipi di giornata supera per 2-0 il Benevento grazie ai gol di Calhanoglu e di Hernandez.

Juventus e Milan si rimettono così dietro di due punti il Napoli, sorpreso all’ultimo secondo dal Cagliari. Apre i giochi una rete di Osimhen; nel finale, Meret prima salva il risultato con una strepitosa parata su Pavoletti, ma poi non può nulla su un tiro al volo di Nandez al 94esimo. I sardi, con una rimonta straordinaria (10 punti in quattro partite), escono così dalla zona retrocessione sorpassando di un punto il Benevento.

La Lazio si porta a -3 dal Napoli, ma ha ancora la partita con il Torino da recuperare. I biancocelesti battono 4-3 in casa il Genoa (che sfiora una rimonta clamorosa da 4-1) e trovano l’11esimo successo consecutivo all’Olimpico, nuovo record societario. Grande traguardo anche per Immobile, che con il rigore trasformato domenica arriva a quota 149 in Serie A in maglia biancoceleste: come il recordman di sempre, il mitico Silvio Piola.

Nella parte bassa della classifica, la Fiorentina spreca una grande occasione: contro il Bologna, i viola per tre volte passano in vantaggio e per tre volte vengono raggiunti dai rossoblù con l’immortale Palacio, autore di una tripletta a 39 anni.

Chiude il quadro della giornata il pari per 1-1 fra Verona e Spezia. Veneti avanti con Salcedo a inizio ripresa, ma la squadra di Italiano fa 1-1 nel finale grazie a Saponara. Per i liguri si tratta di un punto prezioso in chiave salvezza: la zona retrocessione dista ora tre lunghezze.