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di Roberta Folatti

Quando la Germania tentò di rialzare la testa

Un altro film ambientato durante la seconda guerra mondiale, proprio nel fulcro delle alte gerarchie militari naziste. Il Berghof, la “tana del lupo” nella foresta di Goerlitz in Prussia, la Berlino incalzata dall’Armata Rossa, in Operazione Valchiria si respira l’atmosfera di sgretolamento di un sistema che si era ritenuto invulnerabile. Tra i sodali più stretti di Hitler però sembra regnare una percezione distorta della realtà, diversa da quella che i militari al fronte toccano con mano quotidianamente. Il senso di imminente disfatta giunge attutito nei luoghi iperprotetti in cui si muovono Hitelr e i suoi più fedeli collaboratori, ancora ammantati di quell’aurea di invincibilità che era l’anima della propaganda nazista.


La realtà era un’altra, la Germania stava andando dritta verso la catastrofe, per evitare questo un gruppo composto da ufficiali e membri della società civile decise di tentare un colpo di stato. Premessa indispensabile, la morte di Hitler. Con gli alleati alle porte questo gruppo di cospiratori riteneva prioritario negoziare la resa, una resa onorevole, per impedire la distruzione totale del paese e una carneficina di civili. Ma serviva qualcuno che arrivasse molto vicino a Hitler e ai suoi colonnelli senza insospettirli.

Claus Stauffenberg fu ritenuto la persona giusta. Era un militare integerrimo, rimasto mutilato in guerra e capace di manifestare apertamente il suo dissenso sulle scelte del dittatore tedesco. Queste sue caratteristiche gli conquistarono la fiducia sia degli oppositori al regime che dei fedelissimi del capo, anzi del Fhurer stesso che lo additò come esempio di vero tedesco. Il suo piano, denominato appunto “Operazione Valchiria”, rischiò davvero, nel luglio del 1944, di cambiare il corso della storia. Ma si sa che l’imprevedibile è sempre in agguato e che un dettaglio (in questo caso il leggero spostamento della valigetta contenente l’esplosivo destinato a Hitler) può compromettere anche l’organizzazione più perfetta...

Il film di Bryan Singer, già autore dell’intrigantissimo “I soliti sospetti”, riesce ad essere coinvolgente malgrado la trama già svelata in partenza. Fino all’ultimo da spettatori, irrazionalmente, si spera che il piano di Stauffenberg vada in porto, invece il fallimento del complotto – come racconta la Storia – provocò l’eliminaizone fisica di tutti i dissidenti e lasciò che il destino della Germania si compisse fino in fondo, nel modo più drammatico.

Operazione Valchiria (Usa, Germania, 2008)
Regia: Bryan Singer
Sceneggiatura: Christopher McQuarrie, Nathan Alexander
Fotografia: Newton Thomas Sigel
Cast: Tom Cruise, Bill Nighy, Carice Van Houten, Kenneth Branagh
Distribuzione: 01 Distribution