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di Roberta Folatti

 

Italietta grottesca

Le intenzioni erano senz’altro buone ma il film di Luciano Melchionna, il secondo lungometraggio della sua carriera, raggiunge solo in parte gli obiettivi che si era prefisso. La commedia grottesca Ce n’è per tutti finisce per essere un aggregato di gag, alcune decisamente sopra le righe, fastidiose e molto – troppo – prevedibili. E’ lecito, anzi, è quasi doveroso, per un autore innovativo che viene dal teatro, mettere alla berlina lo strapotere della tivù che inculca massicce dosi di nulla nelle vite di ciascuno di noi, ma il modo scelto da Melchionna in certe parti appare poco originale. In primis nella parodia della cinica conduttrice televisiva, interpretata da una Anna Falchi ultravolgarizzata, o nell’immagine della gente attratta da una telecamera che fruga, che si insinua attraverso il buco della serratura, che violenta.


L’idea di una scena divisa in due, in basso la superficialità e il cicaleccio inutile, in alto, dove sale il protagonista, un mondo più rarefatto e profondo, non è male. Il passaggio e l’alternarsi tra alto e basso funziona, rende dal punto di vista drammaturgico. Sopra, in cima al Colosseo, Gianluca e sua nonna si parlano con dolcezza e complicità, comprendendosi nell’intimo, senza urlare, senza aggredirsi, sotto tutti alzano la voce incapaci di ascoltarsi, nessuno sa cosa vuole e si agita alla cieca, ferendo gli altri, spesso inconsapevolmente. L’inqualificabile “cagnara” è descritta in modo efficace, anche se certi personaggi potevano essere meno stereotipati. Il regista situa il proprio film nel solco della commedia all’italiana, ma si ispira a De Sica padre o a De Sica figlio?


Gianluca che, col suo gesto silenzioso ma alla resa dei conti assordante, è salito sul Colosseo per estraniarsi da un mondo vacuo, volgare, ancora più incattivito dalla crisi economica, ha un animo nobile e sensibile: ci si chiede come faccia ad essere amico di gente come Bruno, Eva, Mauro e soprattutto come possa aver pensato di far l’amore con la psedoattrice, forse il personaggio meno riuscito del film. Certo, la sceneggiatura punta a rendere caricaturali quei giovani che si arrabattano in un mondo sull’orlo del grottesco, ma allora che ci fa, accanto a loro, uno come Gianluca, che scrive poesie, è sempre disponibile a dare una mano, non accetta compromessi lavorativi?


Se la regola è quella che sembra imporsi in ogni angolo di una Roma così insopportabilmente volgare, allora la scelta finale di Gianluca è necessaria, inevitabile. Scontata...

Ce n’è per tutti (Italia, 2009)
Regia: Luciano Melchionna
Sceneggiatura: Luca De Bei, Luciano Melchionna
Fotografia: Tarek Ben Abdallah
Cast: Lorenzo Balducci, Ambra Angiolini, Stefania Sandrelli, Anna Falchi, Giorgio Colangeli
Distribuzione: Medusa