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La Hollywood degli anni '30 è rivalutata attraverso gli occhi e la graffiante ironia dello sceneggiatore alcolista Herman J. Mankiewicz, mentre termina "Quarto potere".

Il film firmato da David Fincher, prodotto e distribuito da Netflix, segue la vita dello sceneggiatore interpretato da Gary Oldman, durante due diversi periodi: il primo negli anni trenta e il secondo durante la stesura della sceneggiatura di Quarto potere (1941). Il film sostiene la tesi che Pauline Kael scrisse nel suo articolo Raising Kane (New Yorker; 1971), e successivamente screditata, secondo la quale la paternità della sceneggiatura del famoso film sarebbe da attribuire interamente a Mankiewicz e non anche a Orson Welles.

 

Siamo a Victorville in California. Mankiewicz è bloccato a causa di un incidente e se ne va nel mezzo del deserto del Mojave con due assistenti, per dar vita a uno script commissionato da Orson Welles. Lo scrittore pesca nei suoi ricordi e va indietro nel tempo, facendo riemergere eventi che lo hanno visto spesso ospite del magnate William Randolph Hearst e al servizio del capo della Mgm Louis Mayer. In risalto anche le elezioni del 1934 per il governatore dello Stato, in cui simpatizzava per il candidato democratico Upton Sinclair.

Un film perfettamente riuscito, che dosa bene tutti i passaggi per mettere in risalto la genesi di un film come Quarto Potere. Sullo sfondo una Hollywood dorata e crudele al tempo stesso, molto diversa da quella contemporanea.

Mank (Usa 2020)

Regia: David Fincher

Con: Gary Oldman,Amanda Seyfried,Charles Dance

Sceneggiatura: Jack Fincher

Produttore: Ceán Chaffin, Eric Roth, Douglas Urbanski

Casa di produzione: Netflix

Distribuzione: Netflix