Di solito, dopo la prima giornata di campionato si formano due bande: quelle che dicono che la prima non significa nulla, che ci sono ancora 37 partite e che le squadre sono ancora in rodaggio; l’altra, che dice che tre punti in un campionato vinto per un solo punto, sono importanti.
Vero è che i punti non si presentano per poi andarsene; restano e pesano nella misura di quanto il torneo è equilibrato, dunque pur con tutte le attenuanti e aggravanti, tenderemo a valutare la giornata per quel che è stata: la prima del torneo 2025-2026.
Se il buongiorno si vede dal mattino, allora l’Inter ha decisamente salutato tutti, perché si è presentata al suo pubblico con un favoloso 5 a 0 al Torino.
La prima cosa da sottolineare è l’impatto di Susic: una partita di sostanza e qualità, di assist e conclusioni, di posizionamento tattico e di agonismo. Il giovanissimo croato diventerà a tutti gli effetti un fattore di grande importanza per il gioco dei nerazzurri.
Il risultato va ben oltre la manita causa simbolismi vari: era l’esordio in una partita ufficiale del campionato italiano di mister Christian Chivu, stella del Triplete interista di mourinana memoria, dove svolse un compito non indifferente, con e senza caschetto. Chivu all’Inter è di casa, ma entrare a San Siro e portarsi a casa una manita è cosa quasi impossibile.
In secondo luogo perché i nerazzurri avevano di fronte un avversario importante, quotato pere un buon campionato, attrezzato per partite importanti e non una neopromossa.
In terzo luogo perché era il momento di verificare le scorie della passata stagione con la disgraziata sconfitta nella finale di Champions. Insomma i segnali che sono venuti da San Siro raccontano di un’Inter capace di tenere testa al Napoli che, sebbene estremamente rinforzato, quest’anno non giocherà una ma tre volte a settimana in alcuni delle fasi più importanti del campionato.
Il Napoli non ha certo sfigurato e si è presentato come si era congedato, ovvero vincendo, grazie ad un gol del suo giocatore migliore, Van der Bruyen. Va a Sassuolo e liquida la pratica con un 2 a zero, uno dei due gol segnato proprio dal fuoriclasse belga. In attesa del rinforzo in attacco che dovrà sostituire Lukaku, di fatto fuori per buona parte del campionato appena iniziato.
Con identico risultato, ma giocando in casa, la Juventus s’impone sul Parma, in attesa di capire cosa succederà a Vlahovic.
Anche la Roma ottiene la sua prima vittoria all’Olimpico battendo per uno a zero il Bologna.
I pareggi non sono mancati. Uno abbastanza scontato e dal carattere innocuo, quello tra Genoa e Lecce. L’altro invece, dell’Atalanta a Bergamo con il neopromosso Pisa, è forse quello che desta più stupore, ma certo che se non troverà un attaccante da doppia cifra e non ricucirà con Lookman, sarà un cammino in salita, visto che con il solo Scamacca non si fa molta strada.
Concludiamo con le sorprese, amare e indicative allo stesso tempo. Una riguarda il Milan, che si presenta di nuovo privo di idee e personalità in campo, e viene battuto in casa dalla neopromossa Cremonese, non certo il Real Madrid, senza offesa. Riesce pure a far fare un gol da figurina Panini a Bonazzoli, cresciuto nell’Inter di cui è rimasto tifoso. Peggio non poteva andare.
L’altro risultato inatteso riguarda la Lazio, che va a Como e prende due gol dalla squadra di Fabregas, che sembra ci tenga a recitare il ruolo di sorpresa annunciata.
Ancora una volta ricordiamo che si tratta solo della prima di 38 partite da disputare. Ma che tre i punti di questo primo turno resteranno fino alla fine un bottino che farà la differenza tra chi ce li ha e chi no.