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Categoria: Esteri
di Carlo Benedetti

MOSCA. L’incoronazione è fissata per il 7 maggio, ma già Dmitrij Medvedev - nuovo presidente russo - fa l’inventario della dote che gli spetta e che deve gestire insieme alla first lady. Tutto era nelle mani di Putin ed ora c’è il passaggio dei poteri: dall’hard power - quello militare ed economico - a quello del soft power, basato sui flussi informativi, sul prestigio e sul consenso. Medvedev entra così - pur se già ben collaudato per una simile impresa - nel mondo dello sproporzionato potere del Cremlino. Ma prima di avere in mano il software di base, valido per il funzionamento dell’intera macchina russa, prende contatto con l’hardware e cioè con l’insieme delle strutture “fisiche”, concrete. Ed ecco sedi, palazzi, ville, aerei, elicotteri, treni, navi ed auto. E’ un elenco ben nutrito e che i russi, oggi, cominciano a conoscere grazie ad alcune pubblicazioni che denunciano i privilegi della casta. Sotto tiro, quindi, c’è la nuova presidenza ma le schegge vanno a colpire anche quella vecchia, di Putin. In prima fila si presenta il vero e proprio palazzo del potere, dove Medvedev trascorrerà gran parte delle sue giornate. E’ la residenza che si trova all’interno del Cremlino e, precisamente, in quell’edificio del Senato costruito nel 1799-1787 dall’architetto Matvej Kasakov. Qui ci saranno l’ufficio centrale, la sala per le riunioni e quella per i ricevimenti riservati. Ma il presidente, una volta stanco del Cremlino, potrà far ritorno “a casa”, tra i suoi, e precisamente nella residenza di “Novo Ogariovo” (con una piscina coperta lunga 25 metri) che si trova nei pressi di Mosca..

Potrà arrivarvi con il corteo delle sue auto oppure via-elicottero con un “salto” dalla piazzola interna del Cremlino a quella nascosta tra i boschi che circondano la residenza. Ed è ovvio che qui a “Novo Ogariovo” ci saranno strutture analoghe al Cremlino. Oltre all’abitazione la villa (due piani) ha un intero settore dedicato alle sale per riunioni (rese famose per aver ospitato i complotti in vista della liquidazione dell’Urss) e ai ricevimenti.

Per cambiare luogo e clima Medvedev disporrà poi di una residenza a Soci, sul Mar Nero. Quella chiamata “Bociarov Rucei” che - nascosta in un parco di palme e di oleandri - è composta di tre ville a due piani realizzate in quello stile che in Russia è definito come “classicismo stalinista”. Qui potranno essere ospitate anche varie delegazioni. Poi il Presidente potrà lasciare il Sud per dirigersi al Nord. Precisamente a “Strelnija” sulle rive del mare di Finlandia dove si trova una residenza imperiale nota anche per aver ospitato Bush.

E sempre al Nord Medvedev e familiari potranno contare su una “dacia” - quella di “Sciujskaja Ciupa” - situata in una delle zone più belle della Carelia, sulle rive del lago Uksciozero. Tornando nei pressi della capitale, nella regione di Tver, il presidente troverà la dacia “Rus”, a Zavidovo dove si riuniscono i fiumi Volga e Shosha: 117 chilometri dal Cremlino sulla strada “Leningradskoie shosse”. Infine potrà fare un salto nella regione di Samara, accanto al lago artificiale di Kuibiscev dove si trova il grande palazzo “Volgiskij Utios”...

Ed ecco gli altri attributi relativi all’hardware. In primo luogo i “Number one” della flotta del Cremlino. Si tratta di Iljusin (classe 96 e 96-300). Uno a due piani dotato di un ufficio, una sala riunioni (decorata dal pittore russo Ilja Glazunov) e una piccola clinica con apparecchi per la rianimazione. Un altro aereo potrà ospitare - oltre al presidente - tutti i suoi collaboratori. Ci sono poi, sempre in dotazione al Cremlino, due elicotteri speciali: Mi-8 e Mtv per spostamenti immediati e per qualsiasi emergenza... Non manca, ovviamente, un treno completo, dalla motrice al salone ristorante, dal vagone-letto alla sala riunioni.

Ci sono poi, all’ancora in vari porti del paese, una motonave - “Rossija” - due panfili - “Pallada” e “Kavkas” con sale per 380 metri quadrati - e un motoscafo - “Burevestnik” - per il quale il Cremlino ha tirato fuori 3 milioni di dollari. E per finire in dotazione c’è anche un parco-macchine con dieci Mercedes-Benz S-600 (“Guard Pullman”) che hanno un livello di protezione decisamente fuori dal normale; possiedono, infatti, scocca rinforzata, carrozzeria blindata, vetri corazzati, pneumatici runflat e, naturalmente, una motorizzazione adatta a spostare una massa di svariate tonnellate: dodici cilindri, 5,5 litri, doppio turbo, 516 cavalli.

Sin qui il Presidente. Ma a Mosca si apre con sempre maggiore insistenza anche il capitolo che riguarda la casta degli eletti alla Duma. Anche qui i privilegi non mancano. Oltre agli stipendi che aumentano a vista d’occhio, i deputati dispongono di auto “personalizzate” a disposizione giorno e notte con autista, appartamenti per tutta la famiglia, case di campagna (le famose “Dacie”), e servizi di ogni genere gratuiti. A questo vanno aggiunti i “gettoni di presenza” per la partecipazione a vari consigli di amministrazione.

Nel conto vanno messe poi tutte quelle possibilità (ampiamente sfruttate e documentate) relative all’inserimento di familiari e parenti vari nelle strutture economiche e commerciali dello Stato o delle maggiori holding. Sono, questi, in sintesi i punti di una enorme “Enciclopedia della casta” che la stampa russa sta scrivendo giorno per giorno. E arriverà il momento quando questa mole di informazioni e di scandali sarà presentata con una raccolta completa. Ma sarà un’intera biblioteca, vista la mole di una nomenklatura - avida e corrotta - che avanza senza farsi scrupoli.