di redazione

Dal treno di testa si stacca un vagone. Non quello della Roma, che - ancora imbattuta - interrompe la serie di quattro pareggi consecutivi battendo in modo convincente la Fiorentina. A rallentare nuovamente è il Napoli, incapace di andare oltre un rocambolesco pareggio contro la sempre ammirevole Udinese. Gli azzurri perdono così contatto con le prime della classe, portandosi a -5 dai giallorossi e a -8 dalla Juve, ancora prima da sola dopo la vittoria esterna di venerdì (causa Champions) sul Bologna.

La partita della domenica è stata senz'altro quella dell'Olimpico. Il test era di quelli importanti e Garcia ne ricava un paio d'indicazioni essenziali: primo, la Roma può vincere anche senza Totti (è la prima volta che accade quest'anno), a patto che le gambe del centrocampo girino a mille; secondo, in avanti c'è anche Destro. E' proprio l'ex attaccante del Siena a segnare il gol partita, praticamente al primo pallone toccato dopo un infortunio di 10 mesi. Prima di lui, Maicon aveva sbloccato il risultato ballando la samba sulla linea di porta, poi Vargas aveva pareggiato fracassando la rete su un bell'assist dal fondo di Tomovic. Portieri protagonisti con grandi parate, ma alla fine è senz'altro la Roma a meritare: la compattezza difensiva dei padroni di casa neutralizza Rossi, capocannoniere del campionato. Nell'intensità di gioco i giallorossi fanno rivedere la brillantezza delle prime giornate.

Sembra invece aver smarrito qualcosa il Napoli, in particolare a centrocampo. La diga d'inizio stagione inizia a cedere, in particolare per lo scarso rendimento di Inler, e la difesa è esposta a molti più pericoli. Nel 3-3 contro i friulani è grande protagonista Pandev, che mette a segno una doppietta con i soliti movimenti da giocatore di pallacanestro a pochi metri dalla porta. La terza rete azzurra è di Dzemaili, ma ad imbeccare lo svizzero ci pensa Higuaìn, autore anche di un assist per il macedone. L'Udinese ci mette soprattutto un grande cuore, e in un paio di casi anche una discreta dose di fortuna: prima un autogol, poi una valutazione assurda del portiere napoletano Rafael (reo di battezzare alto un tiro che s'insacca passando a mezzo metro dalla traversa), infine un errore clamoroso in marcatura dei partenopei, che su palla inattiva si scordano quasi tutti gli avversai, lasciando Basta libero di pareggiare.

Nel posticipo l'Inter perde l'ennesima occasione di agganciare proprio il Napoli al terzo posto. I nerazzurri pareggiano 3-3 contro il Parma, giocando una partita a due facce: davanti Palacio (autore di una doppietta) è letale, al centro Kovacic (giustamente preferito a Taider) è sempre più direttore d'orchestra, ma dietro ci sono ancora troppi problemi. Gli emiliani sono volitivi, eppure le due reti di Sansone e il gol di Parolo erano tutte evitabili dalla retroguardia interista, disastrosa sia nelle marcature sia nei movimenti della linea per mettere in fuorigioco gli avversari. Perfino Handanovic si esibisce in un'insolita papera.

Di tutt'altra solidità la Juventus, che vince 2-0 a Bologna nonostante la giornata negativa del suo bomber Llorente. Lo spagnolo spreca almeno due occasioni nitide, ma per sua fortuna a segnare ci pensano Vidal e Chiellini. La reattività di Buffon sulle occasioni degli emiliani fa il resto. I giocatori ruotano, ma la convinzione rimane la stessa: dopo il capitombolo di Firenze, i bianconeri hanno infilato 7 vittorie su 7, segnando 15 gol senza subirne nemmeno uno.

La continuità non è invece il punto di forza del Milan (nono con 18 punti), che dopo aver vanamente parlato di "rimonta" sulle prime in classifica deve ringraziare un Balotelli in giornata di grazia se non torna da Livorno con una sconfitta. SuperMario segna prima sottoporta su assist di Kaka, poi con una meraviglia su punizione. A negargli la tripletta sono prima la bravura di Bardi, poi la traversa. La telenovela societaria di Lady B e Mr. Galliani ha abbassato i riflettori sulla testa calda di Balo, che ne ha evidentemente beneficiato. Alla squadra però non basta: per i toscani segnano Siligardi e Paulihno. Alla fine è 2-2.

Sulla carta, la partita più interessante della domenica pomeriggio doveva essere Torino-Lazio. Sul campo non è stato così, ma ai granata va bene: sono loro a imporsi per 1-0. L'uomo partita è il polacco Glik, che ha segnato ai biancazzurri 2 dei suoi 3 gol in Campionato. A questo punto per la Lazio (12esima con 17 punti) è crisi conclamata: una vittoria in 10 partite, tre punti nelle ultime sei giornate, una sola vittoria in trasferta in tutto il 2013. La difesa, in perfetto spirito natalizio, ha la mobilità di un presepe vivente, mentre a centrocampo Hernanes è la controfigura di se stesso. In attacco, orfani di Klose, i ragazzini Perea e Keità giocano bene, ma da soli non possono fare miracoli.

A ridosso della zona Europa, in sesta posizione con ben 25 punti, il Verona interrompe la striscia negativa tornando al successo contro l'Atalanta. I bergamaschi vanno in vantaggio con Denis, ma vengono raggiunti e superati prima dal colpo di testa di Gomez poi dal rigore di Jorginho. Stesso tipo di rimonta per il Cagliari (ora 10imo a 18 punti), che contro il Genoa va prima in svantaggio con un gran gol di Gilardino, poi capovolge il risultato con una doppietta del troppo sottovalutato Marco Sau. La rete del pareggio, in particolare, è un capolavoro di finte in cui a turno cadono tutti i difensori genoani.

Nelle retrovie spicca il terzo successo di fila del nuovo Chievo di Eugenio Corini, che batte 1-0 il Sassuolo fuori casa (rete del solito Théréau) e si porta a 15 punti, mettendo ben due squadre fra sé e la zona retrocessione. Infine, ennesima sconfitta per il Catania, sempre più ultimo a quota 9. Stavolta a sconfiggere i siciliani è la Samp, che archivia la pratica con un 2-0 in casa. Segna prima Eder, poi Gabbiadini con un sinistro a giro che è un capolavoro. Per questi mondiali è probabilmente troppo tardi, ma il futuro della Nazionale potrebbe passare per i piedi del giovane Manolo. 


Pin It

Altrenotizie.org - testata giornalistica registrata presso il Tribunale civile di Roma. Autorizzazione n.476 del 13/12/2006.
Direttore responsabile: Fabrizio Casari - f.casari@altrenotizie.org
Web Master Alessandro Iacuelli
Progetto e realizzazione testata Sergio Carravetta - chef@lagrille.net
Tutti gli articoli sono sotto licenza Creative Commons, pertanto posso essere riportati a condizione di citare l'autore e la fonte.
Privacy Policy | Cookie Policy