Wim Wenders omaggia Anselm Kiefer, uno dei più innovativi e importanti artisti del nostro tempo. Il regista tedesco, dopo il grande successo di Perfect Days, torna al cinema con Anselm, girato in 3D e risoluzione 6K. Il film racconta il percorso di vita del pittore e scultore tedesco, la sua visione, il suo stile rivoluzionario e il suo immenso lavoro di esplorazione dell’esistenza umana e della natura ciclica della storia. Wenders realizza un’esperienza cinematografica unica, che mette in luce il linguaggio di Kiefer, fortemente influenzato dalla poesia, la letteratura, la filosofia, la scienza, la mitologia e la religione.

E la festa continua! ci parla dei temi ricorrenti di Robert Guédiguian: solidarietà, impegno, generosità e amore, il tutto in equilibrio tra leggerezza e gravità e soprattutto con la forte tematica della tentazione di rassegnarsi o scoraggiarsi. Rassegnazione di fronte all'ingiustizia e alla fatalità, scoraggiamento di fronte all'enormità del compito da compiere. I personaggi si trovano di fronte all'arrivismo di alcuni politici, focalizzati solo sui propri calcoli elettorali, pronti a sacrificare mandati e ideali, oppure sperimentano un senso di vuoto, come l'assistente infermieristica sul punto di abbandonare tutto perché non è riuscita a essere presente all'ultimo respiro di un paziente.

Un film che cattura da subito, raccontando le contraddizioni e i limiti di regole troppo rigide. La sala professori, firmato da Ilker Çatak, narra di Carla Nowak (Leonie Benesch), una giovane e promettente insegnante al suo primo incarico. Tutto sembra andare bene, fino a quando una serie di piccoli furti all’interno della scuola mette in subbuglio l’istituto. Quando i sospetti cadono su uno dei suoi studenti, Carla decide di andare di indagare personalmente, scatenando una serie inarrestabile di reazioni a catena.

Con una trama serpeggiante, che suscita un disagio quasi nauseante nel suo tema, ed estremamente divertente, l'ultimo film di Todd Haynes è un abile esempio di giocoleria tonale difficile da individuare in altre pellicole di questa stagione. "May December", partendo dalla morbosità e dall'interesse pruriginoso degli scandali da tabloid, esplora il processo parassitario impiegato da un attore nel creare un personaggio.

Una storia d'amore e di separazione, dove l'assenza dell'altro rende il legame ancora più intenso. Gli occhi svuotati di Sal sembrano vivere solo di ricordi da quando ha perduto Zoe, l’amore della sua vita. Another End, firmato dal regista e sceneggiatore Piero Messina, narra di ricordi, come frammenti di uno specchio infranto che non è possibile ricomporre. Sua sorella Ebe, che guarda al fratello con crescente preoccupazione, gli propone di affidarsi ad Another End, una nuova tecnologia, che promette di alleviare il dolore del distacco riportando in vita, per breve tempo, la coscienza di chi se n’è andato. È così che Sal ritrova Zoe, ma nel corpo di un’altra donna. Un corpo sconosciuto in cui lui misteriosamente riconosce la moglie. Ciò che si era spezzato sembra improvvisamente ricomporsi.


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