Dopo la battuta d’arresto contro il Napoli, la Juventus torna a vincere. Il successo per 3-0 sul campo della Fiorentina (doppietta di Ronaldo su rigore e gol di De Ligt) porta con sé tuttavia anche un nuovo strascico di polemiche. Il presidente della Viola, Rocco Commisso, è scatenato: “Sono disgustato. Io credo che una squadra che ha 350 milioni di ingaggi non abbia bisogno degli arbitri, la Juve è fortissima, lasciate che la partita la vinca sul campo, non per i regali che concedono gli arbitri. Non è giusto per il calcio italiano, queste gare vanno in tutto il mondo, quando vedono queste porcherie cosa pensano? Sono disgustato. Le gare in Italia sono decise dagli arbitri, non si può andare avanti così. Con il Genoa non ci hanno dato rigore, con l’Inter non ci hanno dato rigore, oggi ci hanno dato due rigori contro, forse il primo ci stava ma il secondo sicuramente no. Quando i rigori ci sono non vanno al Var qui il rigore non c’era e sono andati al Var e la decisione è stata quella che è stata”.

 

Sotto la Juventus resta l’Inter, che nel posticipo in trasferta batte per 2 a 0 l’Udinese con una doppietta di Lukaku, che s’incarica di non far rimpiangere l’assenza di Lautaro Martinez. L’Inter certo non abbaglia per la velocità e l’imprevedibilità del suo gioco. Il ritmo è spallettiano e si stenta a riconoscere i nerazzurri che disputarono partite straordinarie in velocità ed intensità. In campo i tre acquisti del mercato di Gennaio ma la partita è cambiata quando sono entrati Brozovic e Sanchez.

Torna alla vittoria anche la Lazio, che, dopo la sconfitta al San Paolo in Coppa Italia e il pareggio nel derby, si ripresenta all’Olimpico spazzando via la Spal per 5-1. Le doppiette di Immobile e di Caicedo chiudono il discorso già nel primo tempo: nella ripresa c’è tempo di vedere il primo gol in serie A del piccolo Adekanye, classe 2000.

Nella corsa Champions, perdono terreno Roma e Atalanta. La Dea acciuffa in classifica i giallorossi a quota 39, ma è comunque delusa per il pareggio interno contro il Genoa (2-2: gol di Toloi, Ilicic, Criscito e Sanabria).

La squadra di Fonseca invece è irriconoscibile sul campo del Sassuolo, dove finisce sotto per 3-0 nella prima mezz’ora. Nel secondo tempo i giallorossi tentano la rimonta, ma vengono ricacciati indietro dai neroverdi. Finisce 4-2.

In sesta posizione, l’ultima buona per l’Europa, rimangono appaiati a 32 punti Cagliari e Parma, che pareggiano per 2-2 lo scontro diretto. I sardi passano due volte in vantaggio con Joao Pedro (che sbaglia un rigore) e Simeone, ma vengono raggiunti da Kucka e da Kornelius, che segna al 94esimo.

A 32 punti c’è anche il Milan, che perde l’occasione di ottenere il sesto posto in solitaria pareggiando in casa 1-1 con il Verona (Calhanoglu risponde a Faraoni). La sensazione è che, senza Ibra, agli altri giocatori rossoneri manchi qualcosa in termini di convinzione.

L’Hellas viene raggiunto a 30 punti dal Bologna, che vince in casa 2-1 contro il Brescia. La squadra di Corini si porta in vantaggio con un rigore di Torregrossa, ma ancora una volta nel finale di gara perde punti preziosi: prima Orsolini e poi Bani all'89esimo ribaltano il risultato in favore degli emiliani. 

In attesa questa sera di Sampdoria-Napoli, chiude il quadro della giornata il 4-0 del Lecce sul Torino. I pugliesi segnano subito con Deiola e Barak; nella ripresa a segno Falco e Lapadula, il secondo su rigore.

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