L’Inter chiude il Campionato al secondo posto e Ciro Immobile vince la Scarpa d’Oro, eguagliando anche il record di reti in una singola stagione di Serie A. Questi i verdetti principali dell’ultima giornata di questo estenuante minitorneo estivo. A tenere banco è però un imbarazzante piagnisteo di Antonio Conte, che in conferenza stampa si scaglia con violenza inspiegabile contro la dirigenza dell’Inter. Al di là delle considerazioni sulla stagione della squadra, non è davvero un bel modo di accomiatarsi dai tifosi: per una volta incapace di trionfare al primo tentativo, il tecnico pugliese fa la figura del bambinone a cui hanno rubato il giocattolo.

“Spesso ci sono state palate di merda su me e i calciatori, nessuno ci ha difeso” - ha detto Conte - ho visto poca protezione da parte del club, bisogna essere forti anche fuori dal campo: qui nessuno è scemo, uno il parafulmine lo fa il primo anno, non il secondo. Perseverare è diabolico e spero sia chiaro che non sto parlando di mercato: a fine anno faremo le nostre valutazioni, ci sarà modo di parlare anche con il presidente che però è in Cina, quindi…”.

Alla fine l’Inter, che pure è la squadra che ha perso meno partite, la migliore difesa e il secondo miglior attacco del campionato, chiude a un solo punto dalla Juventus, ma il distacco è bugiardo: di fatto, dalla ripresa del Campionato i nerazzurri non hanno mai dato l’impressione di credere nello Scudetto e alla fine si ritrovano alla distanza minima solo perché la Signora - con la testa ormai alla Champions League - ha scelto di riposarsi nelle ultime giornate. E così la Roma vince per la prima volta allo Stadium, addirittura 3-1, incamerando fiducia per la prossima stagione.

Negli stessi minuti, giocando la migliore partita del torneo, l’Inter a Bergamo batte 2-0 l’Atalanta e conquista il secondo posto, che vale una decina di milioni di euro in più nelle casse societarie. I bergamaschi finiscono la stagione con gli stessi punti della Lazio (78), ma sono terzi in virtù degli scontri diretti favorevoli.

La squadra di Inzaghi torna sconfitta per 3-1 dalla trasferta di Napoli, ma la missione più importante è compiuta: con il gol al San Paolo, Ciro Immobile arriva a quota 36 in Campionato ed eguaglia il record stabilito nel 2015-2016 da Higuaìn, che all’epoca giocava proprio nel Napoli.

Ma per l’attaccante biancoceleste la soddisfazione più grande è certamente la conquista della Scarpa d’Oro, trofeo che ogni anno viene assegnato al bomber più prolifico d’Europa. Nella classifica finale, Immobile precede nientemeno che Lewandoski (34 gol), Cristiano Ronaldo (31), Timo Wrner (28) e Lionel Messi (25). Terzo Italiano di sempre a vincere il golden boot dopo Totti e Toni, Immobile interrompe un dominio ultradecennale di CR7, Messi e Suarez, che monopolizzavano questo trofeo addirittura dal 2009-2010.

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